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La persona umana e la sua dignità

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Dopo aver visto il film “Patch Adams” e dopo aver introdotto il concetto di Persona, come fatto nella lezione precedente, il docente può passare alla riflessione circa l’origine del termine Persona.

Questa lezione, rivolta soprattutto alle classi quarte e quinte della secondaria di secondo grado, presenta degli spunti di collegamento con altre discipline come Filosofia e Diritto/Educazione Civica (art.3 della Costituzione che pone al vertice la persona con la sua dignità inconfutabile).

Il docente può partire dalla definizione che gli studenti avevano formulato nel loro personale dizionario etico.

Successivamente può far leggere il testo qui sotto:

Si può chiedere ai ragazzi cosa hanno compreso di questo testo di Pico della Mirandola che fa riferimento al concetto di persona presentandola come un essere dotato di libero arbitrio: è l’essere umano a decidere per sé.

L’origine del termine

Successivamente passa a spiegare l’origine del termine persona.

Partiamo dalla differenza tra uomo e persona:

  •  Uomo è in rapporto alla vita, indicato come organismo biologico, determinabile, quantificabile, misurabile. Esso è  legato alla natura umana, alla specie, all’insieme di dati osservabili e verificabili. 
  • Persona  è in rapporto alla vita come movimento interiore, come esistenza carismatica. È legata ad una interpretazione dell’essere vivente, con una visione filosofica e religiosa della vita.  

In origine la Persona era indicata con il termine phersu termine che sta ad indicare un oggetto misterioso, in seguito prosopon che nella traduzione letteraria indica “ciò che si trova sotto gli occhi”. Prosopon per i greci indicava la maschera degli attori che serviva loro per interpretare diversi ruoli nelle commedie. Collegato al termine hypostasis che significa “stare sotto” e sta ad indicare una sostanza.

È con il cristianesimo che il termine inizia ad assumere un significato diverso; con Tertulliano il termine persona viene utilizzato per spiegare la Trinità, con Boezio si arriva ad una prima definizione “ufficiale” è lui che definisce la persona come sostanza individuale di natura razionale

La sostanza sta ad indicare l’actus essendi, ovvero indica l’essenza, l’individuo indica l’unicità della persona che è tutto ciò che è e che è diverso da tutto il resto.

Per Boezio l’individualità sta nella sua natura razionale.

Dotata di dignità

La persona è dotata di mente/corpo/anima dove la mente rappresenta l’aspetto razionale (Aristotele con il suo animale razionale), l’anima/spirito (per Platone e Aristotele è la Psyche) che costituisce l’unicità della persona e che guida il corpo. 

Se il docente lo ritiene opportuno, può soffermarsi sul concetto di anima creando dei collegamenti con il concetto di anima di Platone nell’opera “Fedro” con il mito della biga alata e di Aristotele con la sua opera “De anima”  dove presenta le 5 facoltà.

Questo porta a qualificare la persona come qualcuno e non come qualcosa ecco perché si parla di dignità. 

La dignità consiste nella condizione esistenziale di autodeterminarsi per costruirsi e progettarsi. 

Il fatto che l’uomo è anche persona produce dei risvolti sul piano etico e giuridico, in quanto viene considerata per quello che è e non per quello che fa.

Il piano etico e quello giuridico fanno della persona un soggetto portatore dei diritti fondamentali. 

In ogni persona c’è la coscienza che si lega alla morale, che la portano ad agire in totale libertà e in piena responsabilità.

Questi due elementi formano l’etica. Nella prossima lezione tratterò questo argomento.

Al link il docente può trovare anche un riepilogo dell’argomento.

Attività 

Il docente può chiedere agli studenti di fare una ricerca da presentare in classe mediante diversi programmi per la creazione di presentazioni dinamiche e interattive.

Gli studenti dovranno cercare nel mondo situazioni politiche e/o civili che non rispettano la dignità umana e, di conseguenza, la negazione dei diritti umani.

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