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I protagonisti del Pentateuco. Seconda parte

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Dopo aver presentato, nella prima parte, le figure di Abramo, Isacco e Giacobbe, ci soffermiamo a presentare altri due protagonisti del Pentateuco: Giuseppe e Mosè.

Come per la prima parte, continuiamo a presentare questi personaggi attraverso la miniserie In the beginning – In principio era. Abbiamo ridotto per permettere all’interno di una lezione di vedere il video – della durata di circa 50 minuti – e giocare al Canvoot!

Di seguito inseriamo la prima parte del video che mostreremo e al termine possiamo procedere a valutare quanto è stato compreso.

La trama

In Egitto Giuseppe viene acquistato da Putifarre, un funzionario del faraone. Grazie alla sua straordinaria capacità di interpretare i sogni, Giuseppe guadagna la fiducia del faraone, che lo nomina suo ministro. Prevedendo una lunga carestia, Giuseppe organizza una gestione oculata delle risorse che salva l’Egitto e i popoli vicini. Quando i suoi fratelli si recano in Egitto per cercare aiuto, Giuseppe li perdona e invita Giacobbe, insieme all’intera famiglia, a stabilirsi nella terra d’Egitto.

Secoli dopo, con il passare delle generazioni, gli Ebrei vengono ridotti in schiavitù dal faraone che decreta anche l’uccisione di tutti i neonati maschi. Mosè, un neonato ebreo, viene salvato dalle acque del Nilo e cresciuto come figlio della figlia del faraone. Da adulto, Mosè scopre le sue vere origini, uccide un egiziano che maltrattava un ebreo e fugge nel deserto di Madian. Lì sposa una donna madianita, Zipporah, e diventa padre di due figli. Dio gli appare in un roveto ardente e gli chiede di tornare in Egitto per liberare il popolo d’Israele e condurlo nella terra promessa.

Attraverso le dieci piaghe, Mosè convince il faraone a lasciar partire gli Ebrei. Conduce il popolo attraverso il deserto, aprendo miracolosamente il Mar Rosso, e li guida fino al Monte Sinai. Qui riceve da Dio le Tavole della Legge, contenenti i Dieci Comandamenti. Durante la sua assenza, il popolo costruisce un vitello d’oro come idolo, ma Mosè, al suo ritorno, distrugge l’idolo e riporta l’ordine.

Quarant’anni dopo, ormai anziano, Mosè cede la guida del popolo a Giosuè, il suo successore. Prima di morire sul Monte Nebo, contempla la Terra Promessa che non potrà raggiungere.

Al termine del film passiamo al consueto

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