Grandi domande e bisogni da soddisfare

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Nella lezione precedente, attraverso la storia dell’asino, abbiamo spiegato che la prospettiva che attribuiamo agli eventi dipende da noi.

Nella lezione odierna, spiegheremo che l’uomo da sempre si pone le domande di senso, probabilmente in modo più evidente ciò avveniva nella quotidianità dell’uomo primitivo, per lo stupore che la realtà circostante gli suscitava.

L’essere umano, del resto, è in bilico tra finito e infinito, tra materiale e spirituale e l’anima è il luogo dove ogni persona prende decisioni e contatta il trascendente, ovvero ciò che rimane invisibile, non misurabile, non quantificabile, misterioso e infinito. 

Cosa c’è oltre la materia? 

L’essere umano, attraverso la realtà materiale si meraviglia, ma soprattutto prova stupore e, quindi, si pone delle domande di senso. 

Mostriamo un filmato per provare a far meravigliare gli alunni e iniziare a segnare domande di senso che vengono da loro, magari provando a diventare uomini preistorici.

Lo stupore apre la mente e la conduce oltre la realtà apparente. 

Attraverso lo stupore l’uomo inizia la sua ricerca del vero e questo permette l’incontro tra l’essere umano e Dio.

Riprendiamo il discorso sulle “grandi” domande, quelle che l’uomo da sempre si pone: 

Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Qual è lo scopo della mia vita? Cosa c’è dopo la morte? 

Insomma, l’uomo primitivo si è posto quegli interrogativi fondamentali che ogni essere umano ancora oggi si pone. 

Queste domande manifestano un bisogno innato dell’uomo di trovare un senso alla propria esistenza. 

Per condurre gli alunni gradualmente a questo discorso, partiremo con il parlare dei bisogni.

Chiaramente dobbiamo spiegare ai ragazzi cosa sia un bisogno.

Il bisogno è proprio di ogni essere umano e nasce da una mancanza oppure dalla necessità di qualcosa.

Non tutti i bisogni hanno la stessa importanza.

I bisogni più importanti prendono il nome di bisogni primari e sono quelli che riguardano la nostra stessa vita: se non venissero soddisfatti si potrebbe morire.

Se il tempo lo permette potremmo chiedere ai ragazzi di dire qualche esempio di bisogni primari: mangiare, bere, respirare, dormire …

Passiamo a parlare dei bisogni secondari, ovvero quelli non fondamentali per la sopravvivenza.

Anche per questi possiamo chiedere ai ragazzi di fare degli esempi per vedere se hanno compreso la differenza: andare a un concerto, mangiare al ristorante, avere il cellulare, andare in vacanza, leggere un libro.

Dagli esempi emergerà che tutti i bisogni che sono stati detti non sono essenziali per vivere.

A questo punto potremmo chiedere ai ragazzi se, una volta soddisfatti questi bisogni, l’essere umano è destinato alla piena felicità. Ovvero se quando ci sentiamo irrequieti, turbati o insoddisfatti, quello stato d’animo scaturisca solo dall’impossibilità di soddisfare i propri bisogni primari e secondari.

Arriveranno a capire che per l’uomo è importante anche la soddisfazione dei bisogni immateriali.

Tra questi ultimi troviamo i bisogni che potremmo chiamare sociali, in quanto connessi alle relazioni che abbiamo con altre persone.

Appartengono a questi il bisogno di sapere di essere parte di una comunità, di un gruppo sociale con cui condividere informazioni, emozioni e sentimenti, a cui dare il proprio contributo fornendo aiuto, sostegno e supporto.

Sarebbe interessante chiedere agli alunni di fare degli esempi di questo tipo di bisogni immateriali.

A questo punto, parleremo dei bisogni spirituali che trascendono tutti gli altri bisogni.

Spiegheremo che l’essere umano ha in sé il bisogno di dare forma alla sua creatività, di esprimere e condividere la sua felicità, ha la necessità della bellezza e di cercare l’armonia presente in ogni aspetto della realtà, per poi dare un significato a ciò che lo circonda e al proprio mondo interiore.

È proprio per soddisfare i bisogni spirituali che l’uomo inizia a porsi domande di senso.

Il percorso che stiamo presentando ci avvicina alla dimostrazione di come la nascita della religiosità sia qualcosa di intrinseco all’uomo.

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