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La Bibbia: un testo sacro per due

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Abbiamo deciso di partire da una presentazione generale del testo sacro per gli Ebrei e per i Cristiani. La settimana prossima ci soffermeremo a parlare degli aspetti più “tecnici” richiamando l’articolo dello scorso anno.

La Bibbia è una raccolta di testi sacri che costituiscono il fondamento spirituale, morale e culturale per tante persone in tutto il mondo. Essa è suddivisa in due grandi sezioni: l’Antico Testamento che corrisponde in gran parte alla Bibbia ebraica e il Nuovo Testamento, che contiene tutto il messaggio cristiano.

La Bibbia Ebraica

Conosciuta anche come Tanakh nell’ebraismo, la Bibbia ebraica è composta da tre sezioni principali: Torah (la Legge), Nevi’im (i Profeti) e Ketuvim (gli Scritti). La Torah include i primi cinque libri (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio), considerati il cuore della rivelazione divina e la base della fede ebraica. Essa narra la creazione del mondo, le origini dell’umanità, la storia dei patriarchi, l’Esodo dall’Egitto e la stipulazione dell’Alleanza tra Dio e il popolo d’Israele.

I Nevi’im raccontano le vicende storiche e spirituali di Israele attraverso i profeti, che furono voci di giustizia, speranza e monito. I Ketuvim, infine, includono una varietà di testi come i Salmi, i Proverbi, e i libri sapienziali, che offrono insegnamenti etici, meditazioni spirituali e riflessioni sulla condizione umana.

La Bibbia ebraica, chiamata Tanakh, è composta da 24 libri suddivisi in tre sezioni principali: 

– Torah (La Legge): i primi cinque libri (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio), che contengono la narrazione della creazione, le leggi e l’Alleanza tra Dio e il popolo d’Israele. 

– Nevi’im (I Profeti): include libri storici e profetici, come Giosuè, Giudici, Isaia e Geremia. 

– Ketuvim (Gli Scritti): una raccolta di testi poetici, sapienziali e storici, come i Salmi, i Proverbi e il libro di Daniele.

Il Tanakh è scritto principalmente in ebraico, con alcune sezioni in aramaico, ed è considerato la rivelazione completa e definitiva per l’ebraismo. I libri sono organizzati secondo un ordine che riflette la storia del popolo d’Israele e il ruolo della profezia nella sua vita religiosa.

Mostriamo ai ragazzi un video che fornisce uno sguardo d’insieme sull’Antico Testamento tratto dalla serie Bible project.

La Bibbia Cattolica

La Bibbia cristiana è formata dalla Bibbia ebraica (con altri libri) e dal Nuovo Testamento. Questo comprende i quattro Vangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni), che raccontano la vita, gli insegnamenti, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Seguono gli Atti degli Apostoli, che descrivono l’espansione della Chiesa primitiva, e le Lettere, scritte dagli apostoli per guidare le comunità cristiane nella fede.

Il Nuovo Testamento culmina con l’Apocalisse di Giovanni, un testo profetico che parla della speranza cristiana nella realizzazione del Regno di Dio. Per i cristiani, la Bibbia non è solo una raccolta di testi storici e spirituali, ma la rivelazione di Dio attraverso il suo rapporto con l’umanità, culminato in Gesù Cristo, il Figlio di Dio.

La Bibbia cattolica comprende sia la Bibbia ebraica (con alcune differenze) sia il Nuovo Testamento, per un totale di 73 libri. La parte dell’Antico Testamento è più ampia rispetto al Tanakh perché include i sette libri detti deuterocanonici, accettati dalla tradizione cattolica ma non riconosciuti nel canone ebraico. Tra questi vi sono Tobia, Giuditta, 1 e 2 Maccabei, Sapienza, Siracide, Baruc e alcuni aggiustamenti ai libri di Ester e Daniele.

Il Nuovo Testamento, esclusivo della tradizione cristiana, contiene 27 libri, tra cui i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le Lettere e l’Apocalisse. Esso narra la vita, il messaggio e la risurrezione di Gesù Cristo, considerato il compimento delle promesse divine presenti nell’Antico Testamento.

Anche in questo caso vediamo con i ragazzi un video che fornisce uno sguardo d’insieme sul Nuovo Testamento sempre tratto dalla serie Bible project.

Differenze Principali

La Bibbia ebraica e quella cattolica condividono molte somiglianze, ma presentano anche differenze significative sia nella struttura che nel contenuto. Queste divergenze riflettono le diverse tradizioni religiose e i contesti in cui si sono sviluppate. Vediamole insieme

– Canone ebraico vs. cattolico: Il Tanakh si compone di 24 libri, mentre la Bibbia cattolica ha un canone più ampio con 46 libri nell’Antico Testamento. Il canone ebraico è seguito anche dai cristiani protestanti. 

– Deuterocanonici: Questi libri, considerati parte del canone cattolico, sono assenti nella Bibbia ebraica e nella Bibbia protestante. Esistono libri deuterocanonici sia nell’Antico Testamento, come visto in precedenza, sia nel Nuovo Testamento e questi sono: Ebrei, Giacomo, Giuda, 2 Pietro, 2 e 3 Giovanni, Apocalisse. 

– Ordine dei libri: La Bibbia ebraica segue un ordine diverso rispetto alla Bibbia cattolica, con i Profeti e gli Scritti posti dopo la Torah. La Bibbia cattolica colloca invece i libri storici, sapienziali e profetici in un ordine che prepara al Nuovo Testamento. 

– Lingua originale: La Bibbia ebraica è stata scritta principalmente in ebraico, con sezioni in aramaico; la Bibbia cattolica è stata tradotta in latino (Vulgata) e nelle lingue moderne, partendo dall’ebraico, dall’aramaico e dal greco.

Conclusione

La Bibbia ebraica è la base della fede ebraica, incentrata sull’Alleanza tra Dio e Israele e sulla legge mosaica. La Bibbia cattolica vede l’Antico Testamento come una preparazione al Nuovo Testamento, che rappresenta il compimento delle promesse divine in Gesù Cristo.

Sebbene la Bibbia ebraica e quella cattolica condividano radici comuni, riflettono visioni teologiche e tradizioni diverse. Comprendere queste differenze aiuta non solo a rispettare la specificità di ciascuna fede, ma anche a riconoscere i legami storici e spirituali che le uniscono.

La Bibbia è uno straordinario punto di incontro tra ebraismo e cristianesimo. La Bibbia ebraica rappresenta la radice del cristianesimo, mentre il Nuovo Testamento sviluppa ulteriormente i temi presenti nella Scrittura ebraica. Questo legame testimonia l’importanza del dialogo interreligioso, promuovendo la comprensione e il rispetto reciproco tra queste due grandi tradizioni di fede.

In sintesi, la Bibbia è molto più di un libro: è una biblioteca sacra, un’eredità spirituale e un costante invito alla riflessione su Dio, sull’uomo e sul significato della vita. Studiare la Bibbia significa non solo approfondire le proprie radici culturali e religiose, ma anche aprirsi a una dimensione universale di ricerca e dialogo.

Al termine della lezione possiamo ascoltare le eventuali domande che gli studenti vorranno porre.

Per gli alunni con necessità di sostegno intensivo abbiamo realizzato questo puzzle.

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