La dottrina buddhista
Nell’ambito del dialogo interreligioso, presentiamo la dottrina buddhista. Abbiamo incontrato il Venerabile Maestro Geshe la Dorjee Wangchuk dell’Istituto Samantabhadra di Roma.
Anche questa volta, al termine del filmato seguirà il Kahoot!
Riepilogo
Nato in India e poi diffuso in Estremo Oriente, è un insieme di tradizioni e, più che una religione vera e propria, è da considerarsi una filosofia. Non è presente, infatti, la figura di un dio, ma tutte le pratiche e le credenze sono volte al bene interiore.
Il Buddha
Le notizie storiche su Siddharta Gautama, il fondatore del Buddhismo, si mescolano alle tradizioni e alle leggende. Nato intorno al 560 a.C., è un principe che vive i primi anni di vita fra gli agi della corte del padre, re dei Shakya. Egli, temendo l’avverarsi di una profezia secondo la quale Siddharta sarebbe diventato un’importante figura religiosa, lo tiene segregato nel giardino del suo palazzo, immerso nel lusso e nei piaceri e, quando compie 16 anni, lo fa sposare con una cugina perché metta al mondo dei figli e garantisca la successione alla stirpe reale. Un giorno, però, all’età di 29 anni, il principe abbandona il palazzo in cerca della verità e s’imbatte in un vecchio, un malato e un corteo funebre: figure simbolo delle sofferenze dell’uomo. Incontra poi un monaco e capisce di dover seguire il suo esempio per liberarsi dal dolore dell’esistenza.
Torna a casa, ma nonostante sia nato suo figlio, decide di andarsene per sempre: abbandona il lusso e diventa un monaco itinerante. Un giorno, mentre è seduto sotto l’albero sacro di pipal (ficus), raggiunge l’Illuminazione liberandosi dal ciclo delle rinascite e diventando così il Buddha : l’Illuminato. Presto si uniscono a lui molti discepoli con i quali percorre per decenni l’India e fonda comunità di monaci mendicanti. Ultraottantenne, muore serenamente, circondato dai suoi seguaci.
La rottura del ciclo delle rinascite
Secondo il Buddha, il segreto della felicità consiste nell’evitare gli eccessi, accettarsi e rinunciare ai desideri, che rendono infelici anche quando si realizzano. La dottrina buddhista (dharma) consiste nel liberarsi dal ciclo delle rinascite (il samsara) a cui sono destinate le anime degli uomini, per raggiungere il nirvana e la beatitudine eterna seguendo le quattro nobili verità e l’ottuplice sentiero. Il nirvana non si può identificare con il paradiso, perché non presuppone l’incontro dell’uomo con Dio.
Caratteristiche e principi. Le quattro nobili verità
La dottrina buddhista si può riassumere in quattro principi:
- Tutta la vita è dolore: nascere, invecchiare, morire, non avere ciò che si desidera. I momenti di gioia sono passeggeri, specie se sono legati a cose materiali.
- L’origine del dolore è costituita da desideri e passioni: l’attaccamento alle cose crea dolore e causa le rinascite.
- Per eliminare il dolore occorre sopprimere il desiderio, condizione necessaria per raggiungere il nirvana.
- La via che consente di eliminare il dolore e che conduce al nirvana è l’ottuplice sentiero.
L’ottuplice sentiero È un cammino in otto tappe, da percorrere contemporaneamente, che riguardano gli atteggiamenti da assumere in ogni situazione della vita.
- Retta comprensione
- Retta motivazione
- Retta parola
- Retta azione
- Retta vita
- Retto sforzo
- Retta consapevolezza
- Retta concentrazione
Azione, consapevolezza e concentrazione fanno parte del cammino interiore di ciascuno.
La retta azione si traduce per i laici nell’osservanza di 5 precetti fondamentali:
- non uccidere alcun essere vivente,
- non rubare,
- non essere senza pudore,
- non dire parole menzognere
- non fare uso di bevande alcoliche né di sostanze inebrianti.
La comunità
La comunità monastica, detta shanga, comprende, oltre a monaci e monache, anche tutti i laici che si rifugiano nel Buddha. Il vero buddhista, in effetti, è il monaco, che vive fino in fondo i principi enunciati nelle quattro nobili verità, vivendo di elemosina, non sposandosi e praticando povertà e castità. I laici, pur seguendo gli insegnamenti del Buddha, scelgono la vita familiare, permettendo alla shanga di sopravvivere nel tempo e provvedendo con le elemosine al mantenimento dei monaci.
Concetti importanti per il Buddismo
Nirvana Significa “estinzione” e indica la condizione di pace totale, senza dolore né gioia, che libera l’uomo dal samsara, il ciclo di morte e rinascita.
Il buddhismo tibetano Il buddhismo si diffonde in Tibet intorno al 750 d.C. e le pratiche animiste della regione si fondono con i principi del Buddha.
La massima autorità religiosa del buddhismo tibetano è il Dalai Lama, ritenuto dai suoi seguaci la reincarnazione di un maestro di perfezione di morale e virtù. L’attuale Dalai Lama è Tenzin Gyatso (1935), che ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1989.
Luogo e testo sacro
Stupa, monumento a forma di tumulo funerario con una grande cupola semisferica. A livello simbolico, lo Stupa rappresenta il corpo di Buddha, la sua parola e la sua mente che mostrano il sentiero dell’”Illuminazione”.
Il testo sacro: I Tripitaka. Gli insegnamenti del Buddha e alcune informazioni sulla sua vita sono riportati nelle raccolte di testi chiamati Canoni, che i buddhisti considerano sacri. Il più antico è il Canone pali, scritto in un’antica lingua simile al sanscrito circa quattro secoli dopo la morte del Buddha. In sanscrito è detto Tripitaka, cioè il Canone dei “Tre Canestri”, perché è composto da tre sezioni chiamate Canestri:
- Canestro dei racconti didascalici, con gli insegnamenti del Buddha;
- Canestro della disciplina monastica, che tramanda le regole della shanga, l’antica comunità monastica;
- Canestro della dottrina della salvezza, che contiene gli approfondimenti teorici e le riflessioni delle diverse tradizioni.
Riti e culto
Diffuso il culto della statua del Buddha, a cui si tributano offerte votive. Le comunità monastiche praticano una vita rigorosamente ascetica, di meditazione e povertà. I monaci e la maggior parte dei seguaci del Buddhismo sono vegetariani.
Mete di pellegrinaggio sono Bodh Gaya, il luogo dell’Illuminazione e il Parco delle Gazzelle a Benares, dove il Buddha tenne la prima predica.
Il Simbolo: Ruota a otto bracci. Simboleggia l’ottuplice sentiero, il Dharma, attraverso cui si raggiunge Nirvana.
ciao
Saluti