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Il dialogo interreligioso per costruire la pace

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Nelle lezioni precedenti abbiamo visto in classe il film “Freedom writers” e già nel post di presentazione della lezione avevamo detto che crescendo ci si conosce più intimamente, si scoprono i propri limiti, ma che vivendo nella relazione con l’Altro il cammino di ciascuno diventa più fecondo.

Nel cammino da fare “insieme” è necessario avere chiaro in mente l’importanza dell’inclusione che porta a guardare ciò che unisce più che ciò che divide e permette di uscire dalla mentalità del ghetto e dalla esclusione di ciò che è diverso da noi e spaventa perché non conosciuto. Di conseguenza in una società sempre più multiculturale e multireligiosa è fondamentale conoscere le culture e le religioni di appartenenza di tutti coloro che vivono insieme.

La globalizzazione e l’accelerazione della comunicazione internazionale rendono il dialogo in generale, e il dialogo interreligioso in particolare, una questione cruciale. In un mondo sempre più interconnesso e tutt’altro che fraterno, il dialogo è l’unica scelta possibile per una società pacificata soprattutto in un tempo di crisi e di conflitti. La strada da percorrere è riuscire a far convivere pacificamente le differenze, questa è l’indicazione di Papa Francesco che afferma che il dialogo religioso si concretizza mediante l’azione e lo scambio teologico dell’esperienza spirituale e solo così si promuove una vera ricerca di Dio.

Bisogna continuare a lavorare per far coesistere le diversità di ciascuno all’interno della società; solo in questo modo si preserva l’identità dell’altro, evitandone la sottomissione, e non si corre il rischio di far frammentare la società, aprendo a potenziali conflitti al suo interno. È indispensabile che un simile modus operandi sia adottato anche per quanto riguarda il dialogo interreligioso: creare, in modo fraterno e conviviale, insieme ai credenti di altre tradizioni religiose quelle condizioni idonee per la comune ricerca di Dio. 

Questo argomento sarà svolto in due lezione. Nella seconda correggeremo l’attività assegnata che sarà valutata per l’Educazione civica.

Il contributo cattolico al Dialogo

La Chiesa è dal Concilio Vaticano II, con il documento Nostra aetate, che sottolinea l’importanza del dialogo con le diverse religioni. Il Concilio Vaticano II ha esortato tutti i cattolici ad un dialogo capace di “riconoscere, conservare e far progredire i beni spirituali e morali, nonché i valori socio-culturali” presenti presso i seguaci di altre religioni, al fine di “promuovere insieme, per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà”. 

Già Papa Giovanni XXIII ha lavorato per instaurare un dialogo tra le diverse religioni, ma non è stato l’unico pontefice che ha operato in questa direzione, ad esempio pensiamo all’Incontro internazionale di pace ad Assisi voluto da Giovanni Paolo II nel 1986 alla presenza di diversi capi religiosi, oppure ricordiamo le diverse visite alla Sinagoga di Roma degli ultimi tre papi o all’incontro di Papa Francesco con il grande Imam al-Azhar nel 2019 e il colloquio privato con Al Sistani il leader della comunità sciita irachena nel 2021.

Per far comprendere come le religioni siano diffuse nel mondo, precisiamo che:

  • nel mondo ci sono poco meno di 8 miliardi e mezzo di persone, tutti diversi (numeratore);
  • sono presenti diverse religioni;
  • la maggioranza crede nell’esistenza di Dio.

La situazione attuale e le previsioni

Analizzeremo con i ragazzi i dati presenti nel grafico

Possiamo mostrare due grafici, della situazione 2010 e quella della previsione del 2050, per vedere come cambierà la percentuale delle principali religioni.

Conclusioni

Infine ci soffermiamo sulle percentuali dei gruppi religiosi legati all’andamento di crescita della popolazione mondiale che nel 2050 si attesterà intorno al 35%. Risulta evidente che se i cristiani cresceranno nella stessa media della popolazione globale, i musulmani saliranno invece di oltre il doppio (circa del 73%), avvicinandosi così al sorpasso. Da notare la percentuale per il Buddismo sarà l’unica a subire un decremento del 3% (-3%).

Presentato l’andamento delle diverse religioni negli anni a venire, ricorderemo ai ragazzi l’importanza del dialogo interreligioso che per instaurarsi deve implicare necessariamente l’incontro con l’altro.

Attività per Educazione civica

Abbiamo pensato ad un nuovo compito di realtà:

Ogni ragazzo sceglierà una regione italiana, di questa si dovrà individuare (il sito www.tuttitalia.it è molto utile) il numero di:

  • abitanti della regione;
  • cittadini stranieri e le prime 5 comunità di provenienza;
  • luoghi di culto non cristiani (tra moschea, sinagoga, mandir induista, tempio buddista, pagoda, tempio taoista);
  • eventuali curiosità.

La settimana successiva ci sarà la correzione del lavoro assegnato.

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