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L’Islam

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Con questa lezione concludiamo la presentazione delle religioni più diffuse nel mondo. Dopo aver presentato la prima religione monoteista, l’Ebraismo, oggi faremo conoscere ai ragazzi l’Islam.

Per realizzare questo filmato abbiamo incontrato l’Imam della Grande Moschea di Roma, Nader Akkad, per la sua grande disponibilità ancora lo ringraziamo.

Riepilogo

L’islam è una religione monoteista, fondata da Maometto in Arabia  nel VII secolo d.C. Maometto nacque intorno al 571 d.C. a La Mecca, un importante centro di commercio. Era un mercante e come tutto il suo popolo era politeista. Verso i quarant’anni, attorno al 610 d.C., si dice che ebbe una visione: l’arcangelo Gabriele gli apparve e gli annunciò che Allah, il Dio creatore di tutte le cose, lo aveva scelto come profeta. La nuova religione trovò grande opposizione perché gran parte dei guadagni dei mercanti de La Mecca provenivano dal culto idolatrico di cui essa era il centro, perciò essi temevano per i loro proventi se si fosse affermata la religione monoteista di Maometto.

Così nel 622 abbandonò La Mecca con i suoi primi seguaci e si ritirò a Yatrib, che sarà  poi chiamata Medina, la città del profeta che si trovava più a nord.

Questo viaggio si chiamò ègira (emigrazione), ed è considerato dai musulmani un evento fondamentale da cui avrà inizio una nuova era. A partire dall’ègira gli islamici contano gli anni fino ad oggi.

Tra La Mecca e Medina Maometto raccoglie attorno a sé  seguaci e fedeli e in pochi anni convinse numerose tribù a unirsi dando vita a un forte movimento politico composto da credenti nella nuova religione, formando così la Umma ovvero la comunità dei credenti.

Maometto diviene così capo religioso, politico e militare e guida spedizioni armate contro le comunità idolatre e politeiste arabe.

Da quel momento – dunque – Maometto, inviato da Dio, iniziò a diffondere una nuova religione, l’Islam, che in arabo significa “sottomissione, ubbidienza a Dio”. In poco tempo i seguaci di Maometto furono numerosi ed egli divenne il capo religioso e politico di una comunità sempre più vasta. Morì a Medina nel 632.

Si tratta di una religione rivelata. Allah si manifesta all’uomo attraverso i profeti, in particolare Muhammad, il più importante e l’ultimo fra essi. Per questo motivo è denominato “Sigillo dei Profeti”.

Concetto di assoluto: Dio è uno solo, Allah. Nel Corano è chiamato con “99 bei nomi”. Il Centesimo sarà rivelato da Allah stesso a chi vorrà. (Dio – il Misericordioso – il Compassionevole – il Sovrano – … – il Paziente)

Il testo sacro: Il libro sacro dei musulmani è il Corano, dettato a Maometto da Allah e poi trascritto in arabo dai suoi discepoli. Suddiviso in 114 sure, raccoglie le  rivelazioni che Allah ha inviato sotto forma  di visioni a Muhammad. In esso sono descritti i cinque “pilastri” dell’Islam, cioè le regole fondamentali che ogni fedele deve seguire:

1 Shahada: La fede in Allah, unico Dio, in Maometto e nelle Verità contenute nel Corano (La ilàh illa Allah uà Muhammad rasul Allah);

2 Salat: La preghiera rituale recitata cinque volte al giorno rivolti verso la Mecca;

3 Zakat: L’elemosina rituale ai poveri, detratta  mensilmente in proporzione, dagli stipendi;

4 Syan: Il digiuno dall’alba al tramonto durante il mese di Ramadan;

5 Hajj: Il pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita.

Di rilevanza particolare il concetto  di Jihad, che indica in  primo luogo (nelle prime sure del Corano) uno sforzo morale interiore, diretto a combattere il male che c’è in noi, ma indica (nelle sure successive) anche la guerra santa per l’espansione dell’Islam, unica vera religione universale secondo il credente musulmano.

Le bambine e i bambini musulmani dai cinque ai tredici anni frequentano la scuola coranica per imparare a leggere il testo sacro.

Il luogo sacro

La moschea (parola che significa “prostrarsi”) è il luogo in cui  i musulmani pregano, si ritrovano, studiano e fanno meditazione. Al suo interno si trova una nicchia che indica la direzione de La Mecca, verso cui i fedeli devono orientare  il volto durante la preghiera. Il muezzin è l’incaricato che dal minareto (la torre della moschea) invita i fedeli alla preghiera con un messaggio composto da 7 affermazioni (adhan) diffuso dagli altoparlanti. Il pulpito è il luogo più alto, dal quale parla la guida spirituale (imam) che guida la preghiera e la recita del Corano nella Moschea. Il pavimento della moschea è in gran parte ricoperto da tappeti utilizzati per inginocchiarsi durante la preghiera e le pareti sono impreziosite da mosaici. Prima di entrare in moschea i fedeli si purificano facendo delle abluzioni nelle fontane poste davanti all’ingresso.

Riti e culto

Il venerdì è il giorno sacro dedicato alla preghiera. Ogni venerdì a mezzogiorno, i musulmani si riuniscono nelle moschee per una funzione particolare, Al-Jum’a (assemblea). La preghiera è uno dei 5 pilastri:

– la preghiera individuale, libera è Du’ah;

– quella rituale, 5 volte al giorno rivolti verso la Mecca è Salat.

Fra i riti fondamentali vi sono:

– l’imposizione del nome, il settimo giorno dopo la nascita da parte del padre;

– il matrimonio, rito che prevede di fronte ad un legale la firma di un contratto con un rappresentante legale della sposa. Oggi è prevista la presenza della sposa e, per legge è obbligatorio il consenso.

Importanti per l’Islam

Sunna:  tradizione,  raccoglie insegnamenti e comportamenti di Maometto portati ad esempio per i musulmani.

Shari’a: retta via, è la legge islamica che regola la vita pubblica e privata, in tutti i suoi aspetti, dei musulmani e si basa su un’interpretazione della Sunna e del Corano.


I gruppi religiosi

Sunniti: sono i musulmani fedeli alla tradizione trasmessa da Maometto, la sunna. Loro rappresentano l’80% dei musulmani.


Sciiti: seguaci del genero di Maometto, Alì, rifiutano la sunna e ritengono che gli unici capi religiosi siano gli Imam. Hanno un ruolo rilevante gli ayatollah (letteralmente: “segni di Dio”). Attualmente però secondo gli sciiti non vi è alcun imam visibile, perché la catena delle legittime successioni si è interrotta con la morte dei discendenti di Alì. Gli sciiti attendono dunque che l’imam legittimo ritorni a guidare il suo popolo e a fondare un regno di giustizia.

Divieti

– il gioco d’azzardo;

– l’usura;

– il consumo di bevande alcoliche;

– cibarsi della carne di maiale, di animali morti di morte naturale e di sangue.

– possibilità poligamia maschile, massimo 4 mogli garantendo loro una vita dignitosa e trattate con rispetto, ormai è in disuso.

È vietato raffigurare con sculture o pitture Dio, gli angeli e anche gli uomini per non incorrere nel pericolo di idolatria.

I simboli

Il simbolo dell’islam è la mezzaluna con una stella: come la luna e le stelle guidano i viaggiatori nella notte, così Allah guida gli uomini nella vita. 

Terminato il filmato, come ormai di consueto, giochiamo al Kahoot!

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