Cyberbullismo e Bullismo

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Dopo aver parlato della proposta cristiana di felicità, per le prossime lezioni guarderemo con i ragazzi il film, reperibile su Youtube, “Cyberbully – Pettegolezzi online”. Nonostante sia il primo film girato sull’argomento, riesce ancora ad essere non soltanto attuale, ma anche a mettere bene in evidenza tutte le caratteristiche e le conseguenze del cyber bullismo, quali i comportamenti da adottare, etc.

Di seguito il film che mostreremo.

Alla fine del film faremo emergere, da una conversazione guidata, le caratteristiche principali dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Caratteristiche del fenomeno

Spiegheremo ai nostri alunni, nel modo più semplice ed esaustivo possibile, cosa sia il bullismo e il cyberbullismo, quali le loro differenze, le conseguenze legali e quali i comportamenti da tenere in queste situazioni.

Il bullismo è una forma di prepotenza o di prevaricazione ripetuta da parte di soggetti “più forti” nei confronti di altri “più deboli”. Diversi sono i tipi di violenza che possono essere compiuti: da quella di tipo verbale a quella fisica, da quella sociale a quella di tipo digitale. Tutte queste manifestazioni comportamentali e relazionali, se effettuate da ragazzi o bambini, vanno considerate come forme di bullismo.  

Chi resta vittima di bullismo spesso presenta insicurezza, ansia e soffre di scarsa autostima.  

Dalle condotte di bullismo, infatti, possono derivare tre tipi di danni:

  • biologico, cioè il danno all’integrità fisica e psichica.
  • morale (per esempio il turbamento dello stato d’animo di chi ha subito questi atti).
  • esistenziale (per esempio danno alla reputazione, danno all’immagine).

I “bulli”, aggressivi verso i coetanei e gli adulti, non agiscono da soli, ma si avvalgono di gregari che rafforzano il loro agire. 

Il Cyberbullismo è quella violenza persistente, reiterata e sistematica attuata mediante la rete. Per il bullo virtuale è più facile e veloce offendere, maltrattare e umiliare le sue vittime senza la necessità di affrontarle “faccia a faccia” e quindi fare i conti con le loro reazioni. Può fare tutto comodamente da casa.  

L’attenzione verso il Bullismo e il Cyberbullismo è alta, ma gli episodi non sono semplici da individuare e quantificare, soprattutto perché la vittima non si difende per vergogna, teme rappresaglie e il giudizio degli altri. Il fenomeno riguarda entrambi i sessi. 

Il cyberbullismo

Oggi più di prima il bullismo diventa sempre più pericoloso perché va accompagnandosi al cyberbullismo anche grazie alla rapida evoluzione dello sviluppo tecnologico. Le azioni dei bulli, diventano sempre più aggressive perché anonime. La caratteristica dell’anonimato attenua la percezione reale delle offese e degli attacchi subiti dalla vittima. Al cyberbullo manca una reazione diretta degli effetti che quelle aggressioni provocano.

Il cyberbullo può agire senza limite e confini, può perseguitare le vittime con messaggi, immagini, video offensivi, denigratori o discriminatori, inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web o social network.

A scatenare gli atti di bullismo e di cyberbullismo, spesso, è una mancata tolleranza nei confronti di tutte le diversità, quelle che riguardano l’etnia, la religione, le caratteristiche psico-fisiche, il genere, l’identità di genere, l’orientamento sessuale nonché particolari realtà familiari.

Scuola e famiglia possono essere determinanti:

la famiglia deve educare ad un atteggiamento mentale e culturale di apertura per considerare la diversità una ricchezza. I ragazzi vanno formati all’accettazione e alla consapevolezza dell’altro, al senso della comunità e della responsabilità collettiva. La famiglia deve collaborare educando i figli e tenendo sotto controllo i loro comportamenti.

La scuola s’impegna ad adottare misure di prevenzione e contrasto verso ogni forma di violenza e di prevaricazione.

Nel bullismo in rete l’insieme tra ignoranza e premeditazione dà vita a fenomeni, spesso sviluppatisi nel contesto scolastico, che angosciano i giovani in modo crescente.

Ad oggi, non esiste nell’ordinamento italiano una esplicita definizione normativa di “bullismo”; la legge n. 71/2017 è intervenuta solo in materia di cyber-bullismo.

Le azioni di tutela

Questa legge definisce giuridicamente il cyberbullismo, indica le misure da attuare nei confronti dei minori.

Ogni ultraquattordicenne può chiedere al gestore del sito o del social di eliminare o bloccare qualsiasi dato diffuso nella rete. Possono presentare la richiesta anche i suoi genitori/tutori.

Se ciò non avviene, può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali, che rimuoverà i contenuti entro le 48 ore.

In ogni scuola è presente un Team Antibullismo. che definisce gli interventi di prevenzione e la gestione dei casi di bullismo e cyberbullismo che si possono presentare.

Negli ultimi anni molte azioni si sono realizzate nel contesto scolastico per promuovere l’uso positivo e consapevole dei devices da parte dei più giovani.

Esiste il numero pubblico di emergenza infanzia gratuito: 114 per assistere psicologicamente e legalmente le vittime e le persone a loro legate.

Chi è vittima di questi episodi, non deve continuare a vivere nella paura, ma deve rivolgersi alla famiglia, agli insegnanti e alle autorità competenti.

Kahoot!

Seguirà la lettura in classe del materiale condiviso nel presente post, come riepilogo e approfondimento utile per rispondere alle domande del Kahoot!

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