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Ai nastri di partenza: adolescenza e resilienza.

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I ragazzi in questo periodo della loro vita iniziano a prendere consapevolezza del loro “diventare grandi”. In questa fase della loro giovane esistenza emergono le loro qualità e quelle caratteristiche che non vorrebbero e nell’ora di religione tenteremo di proporre una serie di riflessioni per aumentare nei ragazzi la resilienza.

Partiremo da una prima serie di domande: “Chi sono io davvero? Chi voglio essere da grande? Chi vorrei diventare? A chi assomiglio e a chi vorrei sembrare?”, questi sono gli interrogativi più profondi con cui i preadolescenti e gli adolescenti si confrontano.

Queste riflessioni devono rappresentare per i ragazzi un’occasione di crescita nella conoscenza di sé e nella capacità di riconoscersi. Vivono anni di grandi cambiamenti, fisici e interiori, che già si sono avviati, ma che non ancora si sono manifestati in tutta la loro forza.

Corto

Possiamo mostrare ai ragazzi Soar, un breve cortometraggio animato.

Soar racconta la storia di una ragazzina che sogna di progettare e costruire aerei. Ogni tentativo, però si rivela un fallimento, ma la giovane protagonista si impegna con tutte le sue forze. Una piccola pilota, cade dal cielo, e la ragazza la aiuta a ritornare in cielo.

Avere un atteggiamento determinato dà una grande spinta ai propri desideri e non fa smettere di lottare per la realizzazione dei sogni.

Chiediamo ai ragazzi se vogliono condividere dei commenti su quanto visto.

Progetti

In questo periodo i ragazzi iniziano a progettare, a puntare sulle loro aspirazioni, iniziano a ideare dei propositi di cambiamento.

Qualsiasi scelta loro vogliano intraprendere, però, deve essere innanzitutto un progetto di vita reale, consistente, capace di dare concretezza ai loro piani per il futuro, di mettere in primo piano i propri sentimenti, le loro speranze, i progetti e le aspirazioni.

Oggi spesso succede che tanti giovani scelgono di rimandare la realizzazione dei propri sogni e della propria felicità, rischiando di spegnere l’entusiasmo con un’attesa passiva, senza comprendere l’importanza di una quotidiana attività che porti al raggiungimento del traguardo finale.

Resilienza

Questa fase di vita deve essere vissuta pienamente, con un’apertura al “nuovo”, con il forte desiderio di potenziare le proprie capacità e di accrescere continuamente il proprio atteggiamento critico, di sviluppare un atteggiamento resiliente, quella capacità di adattarsi in modo creativo alle situazioni della vita per realizzare il proprio sogno e con esso realizzarsi. Significa preferire il vento del cambiamento all’indolenza, l’impegno quotidiano all’inoperosità, la speranza alla rassegnazione, il desiderio di ricerca alla stasi.

Per vivere in pienezza ed evitare un’esistenza vuota, è necessario imparare la difficile arte della resilienza.

Gli adolescenti e i preadolescenti devono quindi sviluppare la resilienza, la capacità di affrontare le difficoltà quotidiane in maniera costruttiva e propositiva. Loro devono organizzare la propria esistenza in modo da riconoscere le occasioni anche quando le condizioni sono ostili, devono dimostrare un atteggiamento deciso in grado di tutelare i progetti e le aspettative prefissati. Devono sviluppare con fatica e impegno una capacità di adattamento con la realtà circostante, per vivere bene il proprio presente e focalizzare l’attenzione sul risultato e sul traguardo da raggiungere.

Brano musicale

Leggiamo il testo della canzone di Fiorella Mannoia, Combattente e al termine facciamo ascoltare il brano ai ragazzi:

Forse è vero
Mi sono un po’ addolcita
La vita mi ha smussato gli angoli
Mi ha tolto qualche asperità

Il tempo ha cucito qualche ferita
E forse tolto anche ai miei muscoli
Un po’ di elasticità
Ma non sottovalutare la mia voglia di lottare
Perché è rimasta uguale
Non sottovalutare di me niente
Sono comunque sempre una combattente

È una regola che vale in tutto l’universo
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se la paura fa tremare
Non ho mai smesso di lottare

Per tutto quello che è giusto
Per ogni cosa che ho desiderato
Per chi mi ha chiesto aiuto
Per chi mi ha veramente amato
E anche se qualche volta ho sbagliato a qualcuno
Non mi ha ringraziato mai
So che in fondo
Ritorna tutto quel che dai

Perché è una regola che vale in tutto l’universo
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se il mondo può far male
Non ho mai smesso di lottare
È una regola che cambia tutto l’universo
Perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
E in questa lacrima infinita
C’è tutto il senso della vita

È una regola che vale in tutto l’universo
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se il mondo può far male
Non ho mai smesso di lottare
È una regola che cambia tutto l’universo
Perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
E in questa lacrima infinita
C’è tutto il senso della mia vita

Ascoltiamo il brano

Il brano parla della capacità di ogni essere umano di non lasciarsi scoraggiare davanti a un qualsiasi traguardo da raggiungere, che sia un sogno da realizzare, un lavoro da svolgere o di un amore da conquistare.

Si racconta la perseveranza e la capacità di non arrendersi mai e la bellezza di lottare per qualcosa in cui si crede. Dal passato si può tirare fuori tutto il buono così da farne tesoro e vivere al meglio il proprio presente, ma anche il proprio futuro.  Perché “Tutti combattiamo. Per un’idea, un amore, un’ingiustizia, un traguardo… in generale per il diritto di essere felici” e in fondo “chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso”.

Conclusioni

Davanti a situazioni difficili e complesse bisogna sempre ricercare il senso di ciò che si sta vivendo senza arrendersi davanti alle difficoltà, anche se a volte sembrano insuperabili. Le difficoltà fanno parte della vita, ma è fondamentale imparare a tirar fuori dalle avversità la forza per andare oltre gli ostacoli che si possono incontrare. È importante insistere per realizzare i propri sogni, per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati. Bisogna guardare avanti, non arrendersi. Talvolta per paura o per pigrizia rimaniamo bloccati, ma i veri protagonisti della nostra vita restiamo noi stessi, siamo i responsabili della nostra realizzazione.

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