La gentilezza e la convivenza civile

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Continuiamo il tema della gentilezza, abbiamo scelto questo tema come attività d’accoglienza.

Ricordiamo ai ragazzi di essere molto attenti, perché come attività abbiamo preparato un breve “Kahoot!” e pertanto sarà indispensabile non distrarsi per poter gustare l’argomento e il gioco ad esso collegato.

Per questa seconda lezione sulla gentilezza, abbiamo pensato di iniziare raccontando ed adattando una storia trovata sulla pagina di Anthony Lo Bianco.

“In fila alla cassa, il display segna 26,80€.

La faccia diventa turbata:

“Ah scusi ho dimenticato il bancomat, ho solo 20€ tolgo qualcosa”.

Nel piccolo carrello non ci sono patatine o cibi inutili, vedo pane, pasta, latte, pomodori, carta igienica.

L’imbarazzo per chi è poco distante nella fila è palpabile, il volto di una mamma è corrucciato, da quel viso traspare rabbia e dolore: deve scegliere cosa deve togliere, cosa sottrarre ai propri figli.

Poco dietro la signora c’è un altro signore in fila: “Scusi, le è caduto qualcosa”. La signora è sorpresa, a terra c’è una banconota da 10 euro, sa bene che non le appartiene.

Lo sguardo amorevole dell’uomo la convince, è troppo per lei, non ha il coraggio di dire che è sua. Non ha vestiti firmati ma non indossa stracci, non ha il trucco ma la sua faccia trasuda sacrifici. Il signore si piega, raccoglie la banconota e le dice: “Probabilmente è successo quando ha aperto il suo borsello”.

La signora sembra essere tornata una bambina, è felice, soprattutto della sua onestà.

Paga e uscendo sorride all’uomo.

Lo guarda per l’ultima volta e dice: “Grazie”.

Una scena che è capace di rendere felice chiunque.

Quell’uomo avrebbe potuto dire: “Non si preoccupi faccio io”. Invece ha scelto di essere gentile preservando la dignità, sua e della signora.”

Dopo un breve commento e ascoltati eventuali interventi dei ragazzi, passiamo a proporre la visione di un breve filmato presente su Youtube.

Al termine della visione, vediamo se ci sono reazioni al filmato.

Per permettere ai ragazzi di giocare a Kahoot! ed aiutarli nelle risposte, facciamo un riassunto della prima lezione:

la gentilezza può innestare un circuito positivo che porta a un generale star bene e ad un clima di collaborazione.

Questo significa che scegliamo di essere cortesi, rispettosi, amabili, garbati nei modi e nel rapporto con tutti.

Chi sceglie di essere gentile di sicuro si pone in una condizione di apertura verso l’altro, mette da parte un’eventuale antipatia, prova ad ascoltare il bisogno dell’altra persona portandole rispetto e mostrandole fiducia e soprattutto si rende capace di farsi carico delle fragilità dell’altro dimostrandosi vicino e solidale: se siamo gentili, siamo anche persone in grado di accogliere prima di giudicare; siamo rispettosi di noi stessi, ci vogliamo bene e dunque siamo capaci di donare anche agli altri tutto questo.

Essere gentile non significa essere deboli, incapace d’imporsi verso gli altri, non si rischia di essere sopraffatti, né sottomessi, non si è esposti ad alcun rischio.

Dov’è gentilezza c’è speranza, c’è altruismo non c’è spazio per l’egoismo.

Oggi il mondo sta dimenticando la gentilezza, il mondo ci sta abituando a monetizzare ogni cosa: tutto deve avere un costo e tutto deve dare un guadagno. Essere gentili, invece, è una scelta che compiamo per noi stessi ed è completamente gratuita, senza alcun guadagno.

La gentilezza ci rende persone migliori, serene, affascinanti; attraverso la gentilezza possiamo vedere in noi la bellezza.

In un mondo che ci vuole attratti dal “brutto”, cercare il bello rende necessario scegliere la gentilezza. Essere gentili non è cosa da “sfigati”, ma ci permette una convivenza civile!

Richiamiamo alla memoria anche il filmato visto la settimana scorsa e ricordiamo che il sottotitolo era “effetto boomerang” perché dall’operaio che per primo compie un gesto gentile nei confronti del ragazzino che cadute, parte una serie di atti gentili che si concludono proprio allo stesso operaio che riceve un bicchiere d’acqua che attenua la calura del sole che subisce.  

Finito il riassunto, prepariamo i ragazzi per giocare al Kahoot!

Leonardo Buffo - Giovanna Ruggieri

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