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Francesco e Chiara

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Abbiamo deciso di mostrare ai ragazzi un film su Francesco d’Assisi (per chi vuole ). Si tratta di Chiara e Francesco, il film del 2007 con Ettore Bassi nei panni del Poverello d’Assisi. Il film, trasmesso su Raiuno in due puntate, è stato ridotto a circa 49 minuti. Per chi volesse mostrare la puntata (ridotta) tratta dalla trasmissione Ulisse: il piacere della scoperta dedicata al patrono d’Italia può cliccare qui.

Assisi, 1198. Francesco, aspirante cavaliere, è fra i ribelli che stanno scacciando i nobili dalla città. Fra le famiglie in fuga c’è anche quella di Chiara, bimba di sette anni. Il giovane finisce in carcere, ma il padre gli salva la vita grazie alle sue ricchezze. Passa il tempo e Chiara deve cercare marito per scelta del papà e dell’oppressivo zio.

Francesco inizia a lavorare dal padre in bottega ma ben presto incontra Chiara. I due iniziano a condividere l’amore per Cristo, che sfocerà nella fondazione dei due famosi ordini religiosi dei Francescani e della Clarisse.

Per la visione del film, cliccare sull’immagine sottostante.

Sinossi di Chiara e Francesco (tratta dal sito Luxvide)

Assisi, 1198.
I borghesi – molto ricchi, poco aristocratici – assaltano i palazzi dei nobili – molto aristocratici, poco ricchi.
Da una parte, allegro e scatenato a scagliare sassi, lanciare insulti e menar le mani, Francesco, figlio di Bernardone, mercante di tessuti. Dall’altra, sconcertata e spaventata dall’orda di insorti che assedia il palazzo della sua famiglia, Chiara, figlia di Favarone, d’antico lignaggio. Lei difesa dalle mura del suo palazzo. Lui pronto a dargli fuoco.
È la prima volta che gli sguardi dei due si incontrano. La seconda volta – due anni dopo – non é meno memorabile. Come tutti i nobili di Assisi, la famiglia di Chiara é fuggita a Perugia.

Nel frattempo l’insurrezione dei borghesi finisce male.
Sulle rive del Tevere fra Collestrada e Ponte San Giovanni, le truppe dei borghesi sono sconfitte da quelle dei nobili.
È una carneficina. Francesco scampa la morte per un soffio.
È fatto prigioniero. Sfila in catene per le strade di Perugia.
A fissarlo, e a riconoscerlo, c’é ancora lei, Chiara, figlia di Favarone. Cinque anni dopo, i due si ritrovano attorno a un tavolo. Accanto, le rispettive famiglie.
Si discute del futuro dei due ragazzi.

Un matrimonio sarebbe la giusta sistemazione. Soprattutto per le aspirazioni di nobiltà del padre di Francesco e per le finanze dissestate della famiglia di Chiara. Chiara e Francesco hanno già capito di essere chiamati a costituire una famiglia. Ma non quella che prefigurano i loro padri.
Nella notte della domenica delle Palme, Chiara fugge da casa. Alla luce delle torce, in una piccola chiesa che Francesco ha restaurato con le sue mani, si celebra un rito.

Chiara si priva dei suoi calzari e indossa una semplice tunica preparatale dai frati. Poi Francesco le si avvicina. E le taglia i capelli lunghi e biondi. Lei esprime i voti di povertà, castità e obbedienza a padre Francesco. Ha circa diciotto anni. Dedicherà tutti quelli che le restano alla preghiera.
La madre di Chiara – Ortolana – é affranta. Da anni preparava il corredo di nozze della figlia. Gli zii sono furibondi.
Da anni speravano che un matrimonio ben combinato risolvesse tanti affari mal gestiti.

Ma né le preghiere di Ortolana, né le minacce degli zii fanno desistere la ragazza dalla sua decisione.
L’ultima volta in cui gli sguardi dei due si incontrano, quattordici anni dopo, lui é ormai cieco.
È Chiara la prima ad ascoltare il suo Cantico delle Creature.

Un anno dopo, i frati portano il corpo esanime di Francesco sotto la finestra del parlatorio del convento.
Chiara saluta Francesco e – seguita da tutte le consorelle – ritorna in convento.
La loro storia d’amore continua.

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