La libertà: le scelte

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L’essere umano è per sua natura libero e la libertà lo qualifica come tale. 

Per la religione ebraico-cristiana l’uomo è stato creato libero da Dio. È proprio la libertà che lo rende a immagine di Dio, il quale è assolutamente e totalmente libero.

Adamo ed Eva, ad esempio, potevano scegliere se mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, ignorando il comando imposto da Dio; non erano costretti all’obbedienza.

Crescendo aumenta la libertà personale: da piccoli le scelte sono decise (o orientate) dai genitori, da grandi reclamiamo maggiore autonomia per sentirsi liberi di decidere.

Evitare di scegliere è impossibile, ma perché una scelta sia veramente tale è necessaria la libertà. Ogni condizionamento che sia di tipo economico, politico, familiare, limita la libertà e rende la scelta meno autentica, meno personale, meno convinta. Ogni scelta dovrebbe essere presa in modo libero e consapevole.

La libertà quindi è la condizione necessaria perché qualsiasi scelta possa avere un valore. Anche l’amore perché sia autentico deve essere libero. L’amore non può essere frutto di una costrizione o di un obbligo. Un amore non libero non è amore.

Anche l’amore dell’uomo verso Dio è un amore libero.

L’unica cosa che l’uomo non può scegliere è l’essere amato da Dio. L’uomo può scegliere se ricambiarlo o rifiutarlo.

Riflettiamo con “La Luna”

Mostriamo questo breve cortometraggio per provare a condurre una riflessione sulla libertà

La Luna è un cortometraggio della Pixar e racconta del ruolo degli adulti nell’essere una “giusta” guida per i ragazzi, lasciando loro quella libertà necessaria per dare voce alle loro inclinazioni.

Il protagonista è un bambino che di notte, insieme al papà e al nonno, va su una piccola barca per imparare il mestiere di famiglia. Quando spunta la Luna, il piccolo la raggiunge percorrendo una lunga scala.
Il bambino imita i gesti del padre e del nonno e, arrivato sulla Luna, viene richiamato per placare la sua curiosità. I due adulti non riescono a mettersi d’accordo su come svolgere il lavoro. Sarà un avvenimento inatteso a far si che il bambino riesca a risolvere la situazione con grande meraviglia dei due adulti.

Il cortometraggio mostra la bellezza del percorso di crescita. Ai ragazzi, che in questo periodo della loro vita sviluppano ulteriormente la loro fantasia e la voglia di scoprire il mondo, gli adulti non devono porre dei limiti, ma al massimo possono dare suggerimenti e proporre dei consigli affinché i giovani siano liberi di far emergere le proprie potenzialità e di compiere le scelte più adeguate.

La libertà di culto

La storia dei popoli è stata segnata da prepotenze di ogni genere. Basti pensare al triste fenomeno della colonizzazione che riduce le popolazioni colonizzate in uno stato di sudditanza che limitano le libertà personali. Le popolazioni di diversi paesi sono state sottomesse a terribili dittature.

Tra le limitazioni delle libertà fondamentali troviamo anche quella di professare liberamente la religione che si desidera.

L’art. 19 della nostra Costituzione dichiara:

«Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.»

Questo articolo garantisce ampiamente la libertà religiosa e lo Stato italiano riconosce pari dignità a tutte le religioni. Dal 1984, non essendo più quella cattolica la religione di Stato, viene garantita la legittimità di praticare la propria religione e di diffonderla.

Da questo articolo e dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989 (art.2) e dall’art. 18 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, molti Paesi riconoscono al minore (e non solo) il diritto di religione.

Nei Paesi dove è intensa l’immigrazione, queste leggi sono di particolare importanza, perché garantiscono a tutti i cittadini il diritto di professare il proprio credo.

Nonostante molti Stati nelle loro Costituzioni tutelino il diritto di libertà religiosa, molti di essi di fatto non la rispettano. Si registrano, infatti, atti di violenza contro le minoranze religiose (cristiane, buddiste, islamiche, ecc.), così come restrizioni nella libertà di culto.

L’intolleranza religiosa continua a essere uno dei grossi macigni posti sulla strada della pace e della convivenza tra le culture.

La libertà di religione è un criterio di civiltà.

Attività

I ragazzi possono provare a rispondere alle seguenti domande

Come esprimi la tua richiesta di libertà che è aumentata nel tempo?

L’art. 19 della Costituzione italiana, l’art. 2 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo e l’art. 18 della Dichiarazione Universale dei diritti umani difende la libertà di pensiero, di coscienza e di religione, eppure nel mondo questi diritti non sono sempre garantiti. Secondo te, perché?

L’attività può essere valutata per l’Educazione civica.

L’immagine in evidenza: “Green” di Antonella Catini. Si ringrazia l’artista per la gentile concessione dell’utilizzo dell’opera.

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