La mia fedele compagna

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Il percorso di seconda lo abbiamo iniziato trattando il tema della resilienza, pertanto mostreremo il film “La mia fedele compagna”.

Vogliamo concludere il cammino di questo anno scolastico ritornando, in una maniera esplicita, proprio su questo tema. In fondo questo tema non ci ha mai abbandonato.

La storia della Chiesa, infatti, potrebbe essere l’esempio più emblematico di come, per due millenni, gli uomini siano riusciti a mantenere viva la capacità di reagire alle tante difficoltà incontrate pur di restare fedeli al mandato di Cristo.

Abbiamo scelto di mostrare ai ragazzi il film, La mia fedele compagna, affinché anche loro, come avviene per il protagonista, comprendano come nessun ostacolo può frapporsi tra loro e i loro sogni.

Al termine della visione, nelle lezioni successive, possiamo procedere ad una conversazione guidata circa i temi trattati nel film.

La trama: La mia fedele compagna

Ispirato alla storia vera di Brad Cohen che, nonostante gli sia stata diagnosticata, in giovane età, la sindrome di Tourette, è riuscito, contro ogni pregiudizio, a coronare il suo sogno: diventare un insegnante.

Brad Cohen è un ragazzino intelligente e sveglio, amante del baseball e dei giochi all’aria aperta, un bambino come tutti gli altri, se non fosse che ogni tanto fa dei versi insensati e dei movimenti involontari come dei tic, impossibili da controllare

Da bambino, Brad Cohen scopre grazie all’interessamento della madre di essere affetto dalla sindrome di Tourette. Deriso dai compagni di classe e mal tollerato da maestri e professori che lo reputano elemento di disturbo durante lo svolgimento delle lezioni, Brad comincia ad odiare il mondo della scuola fino all’incontro con un preside capace di fargli cambiare idea e approccio, tanto da far nascere in lui il desiderio di divenire un insegnante. Una volta adulto, non sarà però facile scontrarsi con l’ottusità di coloro che lo rifiuteranno in ben ventiquattro differenti scuole, negandogli la possibilità di dimostrare le sue capacità di insegnamento.

Spunti di riflessione

Nel film vengono presentati chiaramente due atteggiamenti: quello di chi si sforza di
capire la situazione e vedere Brad al di là della sindrome e quello di coloro per i quali
il fastidio, il pregiudizio e la chiusura alla diversità prevalgono. Grazie a una grande
determinazione e a chi crede in lui, Brad riesce a diventare un adulto sereno e a
realizzare il suo sogno.

Brad Cohen colpisce per la sua capacità di accettare e ‘farsi amica’ quella che lui
chiama ‘la sua fedele compagna’, la sindrome di Tourette. Invece che venirne schiacciato e rifugiarsi quindi nel vittimismo e nel pessimismo, trasforma la sua disabilità in
un’opportunità per dimostrare a se stesso e agli altri che nonostante il suo handicap,
si può vivere una vita piena per raggiungere i propri obiettivi: per Brad il voler essere un buon insegnante, capace di dare a ogni alunno ciò di cui ha bisogno, diventare
“l’insegnante che non ha mai avuto”.

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