Le catacombe, luoghi e simboli di speranza

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Per parlare delle catacombe abbiamo visitato quella dei Santi Marcellino e Pietro a Roma.

Scavate tra il III e il V secolo d.C., ricche di meravigliosi affreschi, oggi riportati al loro originario splendore, con i suoi 18 mila metri quadri e i suoi 16 metri di profondità queste catacombe sono le terze catacombe più estese di Roma un vero e proprio tesoro della Roma cristiana sotterranea.

Avremmo voluto fare delle riprese video originali, ma per una questione di autorizzazioni, non ci è stato possibile.

Useremo le immagini e qualche filmato reperibili sui diversi siti internet, per illustrare quanto diremo.

Le catacombe di Marcellino e Pietro

Mostriamo quindi il filmato ai ragazzi.

Al termine del filmato possiamo mostrare due slide per riepilogare e spiegare come le catacombe siano per i cristiani un luogo di speranza!

L’attività

Per l’attività, i ragazzi potranno lavorare in coppia alla realizzazione di un ppt con collegamenti interattivi. Chiederemo innanzitutto di comunicare quali simboli paleocristiani hanno scelto come compito assegnato nella lezione precedente.

Ogni coppia sceglierà solo due simboli paleocristiani e verificherà, attraverso la consultazione dei siti internet riconosciuti e ufficiali, se questi siano presenti all’interno delle catacombe presentate durante la lezione.

http://www.catacombeditalia.va/

http://www.duaslauros.it/

https://www.centroastalli.it/catacombe-dei-santi-marcellino-e-pietro-ad-duas-lauros/

http://www.ecomuseocasilino.it/ www.santimarcellinoepietro.it

La consultazione sarà condotta sotto lo sguardo vigile del docente. Successivamente le coppie raccoglieranno le informazioni sul significato dei due simboli scelti e scriveranno una breve presentazione della catacomba in cui quei simboli sono presenti. I ragazzi proveranno a creare dei collegamenti interattivi con le pagine web ufficiali dei siti artistico-culturale-religiosi.

Prima di salutare i ragazzi, chiederemo loro per la volta prossima di scegliere a casa un oggetto che in qualche modo li rappresenta, a cui è collegato un aneddoto significativo: con il cellulare ognuno fotografa l’oggetto e carica la foto in Classroom o sulla classe di Teams. Questa attività deve essere svolta uno o due giorni prima per permettere al docente di preparare la lezione successiva. La foto dovrà essere corredata da una didascalia in forma di titolo. Inoltre ogni studente preparerà una breve presentazione autobiografica in relazione all’aggetto scelto (il tono potrà essere serio, ironico, scherzoso).

Questo ci servirà per spiegare che siamo ciò che raccontiamo, siamo noi a crearci un’identità narrativa. Come l’arte paleocristiana delle catacombe racconta la fede delle prime comunità cristiane, così ciascuno di noi è naturalmente uno storyteller.

L’intento è quello di far capire loro se ciò che si mostra in rete di sé è un’immagine reale o una esibizione che mira alla visibilità?

Queste attività potrebbero essere utilizzate per l’Educazione Civica (Tutela del patrimonio artistico, Identità digitale).

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