La gestione del tempo

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Nel corso dell’anno parleremo di valori condivisi da tutti, quali la felicità, la giustizia, la relazione con gli altri ed altre tematiche, ma prima di affrontarli vogliamo soffermarci su un argomento importante per tutti, ovvero la gestione del tempo.

Abbiamo bisogno di tempo per fare qualsiasi cosa e dobbiamo rispettare i tempi che ci vengono richiesti. La nostra vita è fatta di tempi opportuni e non, la nostra esistenza è regolata naturalmente dal tempo ed è indispensabile rispettare i momenti giusti per non bruciare le tappe.

Fino a qualche anno fa il tempo era dilatato e la gestione della giornata era scandita dal sorgere e dal tramontare del sole. Oggi il tempo sembra non bastarci mai, siamo sopraffatti dagli impegni che spesso dobbiamo svolgere in tempi sempre più ristretti.

La tecnologia ci permette di vedere chiunque ovunque si trovi, determinando così una rottura della barriera spazio-temporale. Ci viene chiesto di essere sempre connessi, per essere sempre pronti a gestire ogni cosa per non arrivare in ritardo.

Tutto questo ha creato, tra l’altro, l’illusione di vivere intensamente la nostra vita, tranne poi scoprire l’inganno di averla vissuta non direttamente, ma attraverso uno schermo.

In questo contesto anche le scelte più importanti si rischia di prenderle “di fretta” e nel tentativo di dimostrarsi sempre on line, si corre il pericolo di non prendersi il tempo necessario per restare con se stessi, per ponderare attentamente le proprie scelte che rischiano di essere avventate nonostante si ritenga di sapere cosa si desidera davvero.

Possiamo affermare, allora, che la fretta è la caratteristica propria del terzo millennio? Quali vantaggi potremmo trovare nel tornare a vivere più “lentamente”?

Allora per saper pilotare si ha bisogno di tempo, di calma per riflettere, per studiare la mappa del percorso da seguire, per capire quali sono i venti favorevoli e quali quelli contrari e così via.

A questo punto facciamo ascoltare, (magari possiamo farle declamare ad uno/a studente/ssa) la poesia La Tartaruga lemme lemme di Trilussa

LA TARTARUGA LEMME-LEMME

La Tartaruga disse a la Lucertola:
— Abbi pazzienza, férmete un momento!
E giri, e corri, e svicoli, e t’arampichi,
sempre de prescia, sempre in movimento.
Me fai l’effetto d’una pila elettrica…
Te piace d’esse attiva? Va benone.
Però l’attività, quanno s’esaggera,
lo sai come se chiama? Aggitazzione:
forza sprecata. È la mania der secolo.
Correno tutti a gran velocità:
ognuno cerca d’arrivà prestissimo,
ma dove, propio dove… Nu’ lo sa.

Per stimolare la loro riflessione, potremmo chiedere ai ragazzi quali vantaggi potrebbero trarre dal “vivere più lentamente” oppure quali suggerimenti sarebbero in grado di dare per “vivere in maniera più lenta”.

Ricordiamo ai ragazzi che queste per loro sono settimane cruciali per la scelta della scuola superiore, una scelta fondamentale, seria per il proprio futuro che per questo va fatta in modo ponderato; quindi invitiamo i ragazzi a mettersi seduti e, prendendosi il tempo necessario, valutare i diversi aspetti e affrontare con calma la scelta migliore da compiere.

Questa scelta molto probabilmente influirà sul loro futuro, sulla scelta dell’università o di un lavoro e per trovarlo, in molti casi, dovranno affrontare un colloquio di lavoro che andrà gestito in modo corretto, affinché porti i frutti sperati, evitando una serie di errori come quelli che si vedono nel video che mostreremo loro.

Alla luce di quanto detto finora, proponiamo ai ragazzi la seguente attività.

Immagina di candidarti per un posto di lavoro (quello dei tuoi sogni), quindi scrivi per quale mansione ti stai preponendo.

Inoltre, descrivi almeno tre qualità che ti riconosci e per cui dovrebbero assumere proprio te.

Scrivi quali sono i tuoi punti di forza per lavorare in gruppo (almeno tre) e infine aggiungi tre qualità che proprio vorresti non avere.

Alla fine facciamo una condivisione orale di ciò che hanno scritto i ragazzi.

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