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La struttura della Chiesa. La profezia sui Papi.

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Dopo aver parlato della nascita della Chiesa, conosciamo quella che è la struttura della Chiesa cattolica.

Lo facciamo attraverso un breve video che abbiamo realizzato.

La gerarchia della Chiesa

Inseriamo quanto sentito nel video, per poter fare un riepilogo prima del Kahoot!.

Ogni quartiere ha una Parrocchia guidata da un sacerdote, il parroco.

Roma, ad esempio, ha 354 parrocchie, quelle dell’arcidiocesi di Milano sono 1 107.

Aiutano i parroci nella vita pastorale i religiosi e le religiose.

Le parrocchie di alcune città vicine formano una Diocesi. A capo delle diocesi c’è un Vescovo. Tutti i Vescovi sono scelti dal Papa e sono i diretti eredi degli Apostoli.

Tutti i sacerdoti (non solo i parroci) di una diocesi collaborano con il proprio Vescovo. Questi ordinano i presbiteri e i diaconi, ministri di culto che hanno ricevuto il primo grado del sacramento dell’ordine. Si pongono al servizio verso i fratelli e annunciano la Parola del Signore. 

Tutte le diocesi del mondo sono legate al Sommo pontefice, diretto rappresentante di Cristo sulla terra. Lui si trova al vertice e governa tutta la Chiesa.
L’attuale Pontefice è Francesco

Il Papa, che è il Vescovo di Roma e successore dell’apostolo Pietro, si avvale del Collegio dei Cardinali. Sono proprio questi che eleggono Pontefice uno tra loro, in un Conclave.

La struttura della Chiesa è una gerarchia che ha a capo il Sommo pontefice e alla base tutti i fedeli laici. Questi sono tutti i battezzati che formano il popolo di Dio.

Vogliamo mostrare un breve video che spiega come avviene l’elezione del Pontefice.

La profezia sui Papi

Ogni volta che si è profilata l’elezione di un nuovo papa, si è tornato a parlare della profezia di Malachia. Mostriamo questo video per illustrare quanto la profezia conterrebbe.

Vogliamo spiegare l’infondatezza della profezia che però esercita sui ragazzi il fascino del mistero.

Abbiamo spiegato nel video che l’elenco profetico relativo ai papi futuri sarebbe stato redatto in occasione di un viaggio a Roma di Malachia. La Prophetia de summis pontificis elenca 111 specifici motti in latino che alludono ad altrettanti papi a partire da Celestino II e termina con una nota apocalittica sull’ultimo pontefice del quale fornisce anche il nome, Petrus Romanus.

Ora secondo alcuni, la Profezia si sarebbe rivelata attendibile e comunque sarebbe meritevole d’attenzione in quanto stilata da un santo, con doti di chiaroveggenza, che cronologicamente, avrebbe composto semplici motti abbastanza comprensibili.

Iniziamo a precisare un po’ di elementi che allontanano ogni forma di mistero e ogni rimando a profezie. Infatti, quella di Malachia ha iniziato a circolare molto dopo la morte del suo presunto autore e si è cominciato a parlarne verso la fine del XVI secolo, durante il periodo del Conclave del 1590 che avrebbe eletto Gregorio XIV (75° papa dell’elenco).

Questo vuol dire che i primi 74 motti potrebbero esser stati ideati adattando le caratteristiche dei pontefici già conosciuti; infatti, è molto evidente la coincidenza tra i motti e i riferimenti storici dei papi.

La Profezia da sempre ha destato sospetto all’interno della Chiesa. Il testo, fin dalla fine del 1600, ha avuto una nutrita schiera di scettici, basti pensare che nell’elenco figurano almeno sette antipapi.

I motti successivi

I successivi abbinamenti sono molto forzati, infatti per trovare un collegamento tra motto e pontefice, si sono dovuti accostare alle frasi poco chiare alle volte i nomi, in altri casi i luoghi di nascita, talora le sedi vescovili, talvolta gli elementi araldici o, nientemeno, episodi del tutto estranei.

Concluderemo dicendo ai ragazzi che la profezia di san Malachia è considerata ormai un falso storico priva di ogni fondamento.

Lo stesso Benedetto XVI, nel libro Ultime conversazioni di Peter Seewald, ha sorprendentemente risposto:

«Tutto può essere. Probabilmente questa profezia è nata nei circoli attorno a Filippo Neri. A quell’epoca i protestanti sostenevano che il papato fosse finito, e lui voleva solo dimostrare, con una lista lunghissima di papi, che invece non era così. Non per questo, però, si deve dedurre che finirà davvero. Piuttosto che la sua lista non era ancora abbastanza lunga!».

Se avanza del tempo, potremmo ascoltare gli interventi dei ragazzi.

Chi preferisce, può testare quanto compreso attraverso il Kahoot!

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