I miracoli di Gesù

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La settimana scorsa abbiamo iniziato a parlare di Gesù che, durante il suo ministero pubblico, ha instancabilmente annunciato il suo messaggio. Durante la sua vita pubblica Gesù compì dei miracoli, dei gesti straordinari, non spiegabili scientificamente, che mostravano l’amore di Dio per tutte le persone.

Abbiamo realizzato un filmato della durata di circa 46 minuti sulle opere potenti, prendendo diverse puntate di The Chosen, la prima serie tv che racconta la vita di Gesù e dei suoi discepoli. All’interno sono presenti le tre diverse tipologie di miracoli.

Le opere potenti

Miracolo, che significa cosa meravigliosa, indica un evento straordinario che supera le leggi della natura.
I miracoli sono sempre operati da Dio.
Ciò che Gesù predicava, cioè la conversione del cuore e l’abbandono definitivo del male, lo metteva anche in pratica attraverso i miracoli che compiva.
I miracoli che Gesù operava servivano a dimostrare la sua signoria sulla malattia, sulla morte e sulla natura, dimostrando così di essere anche lui Dio al pari del Padre.

I miracoli sono un segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo per salvarlo.

Nel Vangelo di Giovanni i miracoli sono detti segni perché rappresentano un percorso che cambia il modo di pensare e di vivere. Il primo miracolo (segno) che Gesù compie avviene alle nozze di Cana, quando tramuta l’acqua in vino.

Tipologie di miracoli

Gesù compì diverse opere potenti, i miracoli possono essere suddivisi in tre diverse tipologie:

un tipo riguarda il potere sulla malattia: Gesù guariva molti malati e per lui le guarigioni significano il trionfo di Dio sul male. Attenzione: per gli ebrei c’era un legame tra malattia e peccato; la malattia era causata dai peccati propri, dei genitori o di qualche antenato;

un altro tipo di miracoli riguardano il potere sulle forze della natura. Gesù è in grado di dominare la natura, riesce – tra le altre cose – a placare una tempesta, a camminare sulle acque e a moltiplicare i pani e i pesci. I miracoli sulla natura dimostrano la potenza di Dio e il suo amore per la gente;

l’altra tipologia di miracoli riguarda il potere sulla morte. I Vangeli ci raccontano tre episodi di risurrezioni operate da Gesù: la figlia dodicenne di Giairo, l’amico Lazzaro e il figlio della vedova di Nain. Risuscitare i morti, per Gesù, significava mostrare la bontà e la potenza di Dio. Queste risurrezioni, però, sono diverse da quella di Gesù a Pasqua: Gesù risorto rimane vivo per sempre con un corpo “glorificato” che appare per 40 giorni ai suoi discepoli, mentre i morti rianimati conservano lo stesso corpo, ritornano alla loro vita, ma sono destinati a morire.

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