Inside out. Le emozioni
Iniziamo il percorso con i ragazzi delle prime trattando delle emozioni e allora quale film mostrare ai nostri alunni se non Inside out?
Nel blog sono presenti diverse proposte degli anni precedenti, basta cercarle con la funzione “cerca”
Il film si è basato su studi di pedagogia, psichiatria e psicologia e ha individuato le caratteristiche principali delle emozioni. Ogni ragazzo ne prova cinque: gioia, paura, rabbia, disgusto e tristezza, soprattutto tristezza per Raily che pensa di dover essere sempre felice.
Le emozioni sono diverse dai sentimenti che invece sono molteplici.
Raily, la protagonista, è alla ricerca della felicità ed è per questo che nella sua storia, a capo di tutte le emozioni c’è Gioia.
Le emozioni
Il film dimostra come le emozioni siano istintive e istantanee. Queste caratteristiche permettono di compiere azioni quando non abbiamo il tempo di ragionare, per esempio di fuggire di fronte ad una tigre inferocita!
Tratteniamo solo ciò che ci ha fortemente emozionato, i ricordi base che sono quelli che influenzano la nostra vita. I ricordi dipendono dall’emozione forte che una circostanza suscita e che resta nella memoria. Nel film, le cinque emozioni sono dei personaggi, ma non delle persone perché sono le emozioni di Raily e tutte fanno parte di lei.
La ragazzina sta crescendo, e crescere significa anche essere colpiti all’improvviso dalla disillusione, per cui se prima la protagonista aveva un bel ricordo, ora che sta crescendo, questo ricordo si trasforma in nostalgia e il passato diventa brutto. La tristezza assale Raily inaspettatamente e questa situazione la conduce alla demoralizzazione. Lei non vuole stare male, per questo soffoca Tristezza, ma più la ragazza la trattiene più questa esplode portando con sé un altro ricordo triste.
Raily vuole essere felice, così Gioia mette fine a questa situazione non permettendo più ai ricordi di affiorare. Nel bloccare i ricordi, però, si impedisce di esistere a Tristezza, ma anche a Gioia: in questo modo, le due emozioni vengono risucchiate via.
Le emozioni sappiamo che hanno tante sfaccettature, sono complesse: la gioia può essere infelice (la maturità di Gioia arriva quando piange) o la rabbia può provare disgusto. Questo si scopre soltanto diventando adulti; infatti quando si entra nella mente dei genitori, le loro emozioni collaborano e sono sfaccettate, anche se in base al carattere di ognuno ci sarà un’emozione dominante sulle altre.
Bisogna sempre ricordare che le emozioni non dipendono da ciò che decidiamo di provare, ma da ciò che facciamo.
Il valore delle emozioni
L’ostacolo che le emozioni producono è quello che si tenta di eliminarle da bambini o da adolescenti, invece, all’interno del processo di crescita, diventando adulti, si impara a conoscerle e ad accettarle per una convivenza serena, per essere capaci di gestirle.
Sta cambiando Raily, sta crescendo e lei non entra in crisi perché si è trasferita, questa è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Il suo vero problema è che tutto cambia e sembra cambiare in peggio! È questo cambiamento che viene rappresentato nella testa della ragazza: disgusto per ciò che cambia, paura per il futuro, rabbia per non avere scelta, ma non c’è pianto, dunque non c’è tristezza; perciò sta male e solo Tristezza potrà aiutarla.
Raily ha solo bisogno di sfogare la sua infelicità, non è depressa, non è apatica, ma continuerà a stare male finché si rifiuterà di stare male per i ricordi che un tempo erano belli ed ora sono nostalgici. Ma noi siamo i nostri ricordi, anche quelli cancellati. Tutto cambia e si trasforma e il mondo inside e il mondo out sono collegati e interagiscono tra loro.
Per la visione del film, clicca sull’immagine qui sotto.
Al termine della visione del film passeremo a sviluppare un’attività con i ragazzi, che illustreremo nel prossimo post.
Leonardo Buffo - Giovanna Ruggieri