La classe degli asini
Concluso il programma di Religione per la classe prima e trattato il tema (Hate speech) di Educazione Civica, concludiamo i nostri incontri dedicandoci alla visione di alcuni film. Per le prossime lezioni abbiamo scelto di iniziare da “La classe degli asini”, un film trasmesso su Raiuno qualche tempo fa.
Tra i temi trattati, c’è quello dell’inclusione sociale, un po’ per chiudere idealmente il percorso fatto con i ragazzi quest’anno.
La storia
Il film racconta la battaglia, iniziata negli anni ’50, dall’insegnante Mirella Casale, futura preside, per permettere l’integrazione scolastica ai bambini portatori di handicap; infatti chiunque fosse affetto da una disabilità (fisica o psicologica) poteva frequentare le classi differenziali e non la scuola insieme ai coetanei “normodotati”.
Mirella Casale è un’insegnante e ha una figlia, Flavia, affetta da encefalite. Per i medici non ci sono speranze, ma grazie alla determinazione dalla madre, la bambina fa qualche progresso, nonostante i gravi danni al cervello. A sei anni, nessuna scuola statale accetta l’iscrizione della bambina a scuola, solo le scuole private o quelle speciali.
Mirella conosce l’associazione ANFFAS che si occupa di bambini con handicap. A Torino si batte contro le scuole differenziali che confondono disabilità e disagio, riesce a far chiudere un istituto psichiatrico dove i bambini con handicap vengono segregati, apre un centro diurno che inizia la sperimentazione per far studiare i ragazzi disabili, e la Provincia di Torino la manda in Francia (a Lione) dove già si attua l’inclusione, per prendere spunti per aprire un luogo simile in Piemonte, scrive libri su handicap e scuola… fino a quando finalmente il 4 agosto 1977, grazie anche alla sua tenacia, e alla sua battaglia, viene promulgata la legge che ordina l’integrazione dei bambini disabili nella scuola comune.
Al termine della visione, nelle lezioni successive, possiamo procedere ad una conversazione guidata.