La gentilezza

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In prima, durante la nostra presentazione abbiamo precisato agli alunni che fondamentale è il rispetto verso gli altri. Ora, per proseguire nel solco del tema relativo al rispetto, introduciamo il nuovo argomento: la gentilezza.

Chiediamo ai ragazzi cosa sia per loro la gentilezza.

Le risposte più interessanti le scriviamo alla lavagna.

Mostriamo questo breve filmato, reperibile su Youtube.

Proviamo a sentire se ci sono interventi.

In ogni situazione della nostra vita: in famiglia, in classe, nello sport incontriamo persone diverse e non necessariamente con tutte ci troviamo bene provando una empatia spontanea; la gentilezza – però – può innestare un circuito positivo che porterà a un generale star bene e ad un clima di collaborazione.

Questo non significa, pertanto, che tutti ci stiamo simpatici o condividiamo tutto, ma che scegliamo di essere cortesi, rispettosi, amabili, garbati ovvero gentili nei modi e nel rapporto con gli altri.

La gentilezza comporta: ascolto, rispetto, apertura e fiducia verso l’altro e soprattutto capacità di farsi carico delle fragilità degli altri mostrandosi vicini e solidali: se siamo gentili siamo anche persone in grado di accogliere prima di giudicare; siamo persone che hanno rispetto di sé, si vogliono bene e dunque sono capaci di donare anche agli altri tutto questo.

Non è la virtù dei deboli, ovvero di chi non è in grado d’imporsi.

Essere gentili non comporta l’essere sopraffatti pertanto non si è esposti ad alcun rischio.

Dove si trova la gentilezza vi è speranza, vi è il primato dell’altruismo del “noi” sull’egoismo dell’io.

Questo argomento si può sviluppare anche per Ed. Civica (cittadinanza digitale)

Chiediamo “Perché scegliere la gentilezza?” Scriviamo le loro risposte alla lavagna e ci soffermiamo a commentare con i ragazzi alcune di quelle che sembrano più originali o eclatanti.

In conclusione, dovrà emergere al termine della lezione, che nella realtà odierna la gentilezza non viene quasi mai usata né ricambiata. Essere genitili è una scelta che compiamo per noi stessi e non per avere una contropartita.

La gentilezza ci rende persone migliori, serene, affascinanti; attraverso la gentilezza possiamo vedere in noi la bellezza.

In un mondo che ci vuole attratti dal “brutto”, cercare il bello rende necessario scegliere la gentilezza.

Il mondo sta perdendo la gentilezza perciò è importante tornare ad essere gentili perché non è cosa da “sfigati”, ma per chi si pone oltre il pressapochismo imperante e si prepara a essere “Grande” in un mondo di “Grandi”! 

L’immagine in evidenza è di Paola Formica

Leonardo Buffo - Giovanna Ruggieri

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