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L’uomo e le religioni.

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Dopo aver concluso l’attività su solidarietà e accoglienza, passiamo alla lezione introduttiva sulle grandi religioni. Lo facciamo partendo da una massima di un antropologo e filosofo francese

«Nessuno può capire l’umanità senza capire le sue fedi e i suoi miti».

Claude Lévi-Strauss (1908-2009)

Possiamo chiedere ai ragazzi se condividono o meno la frase che abbiamo letto, magari chiedere anche il motivo.

Facciamo presente che, al contrario, ci sono persone che ritengono che siano proprio le religioni a dover essere tutte abolite perché causano solo fanatismo, intolleranza e violenza.

Potremmo fare un giro di domande per capire se i ragazzi condividono quest’altra affermazione.

Le religioni del mondo

Ci soffermiamo a osservare la mappa delle religioni del mondo.

religioni

A prima vista, notiamo che la mappa ci mostra che le religioni del mondo sono tante e per lo più molto differenti tra loro.

In realtà è interessante notare che ci sia una cosa che accomuna tutte le religioni. Tutte, infatti, rimandano a un essere, a qualcosa considerato superiore.

Il termine religione (re-ligare) sta ad indicare questo rimando, questo legame, questa relazione con il “cielo”.

Ancor prima della comparsa dell’homo sapiens, abbiamo le prime testimonianze di religiosità.

Nell’essere umano è connaturata una ricerca religiosa, filosofica, artistica che lo spinge a non fermarsi a ciò che vede, ma ad andare verso un oltre che ha trovato una delle sue espressioni più complete proprio nella molteplicità delle religioni.

L’uomo, nelle diverse religioni, mantiene sempre una tensione nel rapporto con Dio; i simboli ne sono una manifestazione:

Vediamo un brevissimo video che illustra i simboli delle principali religioni.

La caratteristica dell’essere divino è la trascendenza. Con questo termine si vuole indicare che egli è sopra e oltre il mondo, la realtà e l’esperienza umana. L’uomo non solo ha elaborato i diversi simboli, ma ha realizzato anche costruzioni meravigliose che sono la rappresentazione visibile del suo tendere verso Dio. Questo anelito dell’uomo all’oltre che è anche capacità di guardare verso l’alto è ben rappresentato dai vari luoghi di culto.

Mostriamo un video con i diversi luoghi di culto.

Tutte queste meraviglie fatte dall’uomo in epoche differenti, sono il prodotto del suo essere religioso, sono collegate tra loro per il fatto di essere state costruite da chi aveva in comune la fede in Qualcuno o Qualcosa di trascendente.

Da Marx in poi la religione è stata accusata anche di essere l’oppio dei popoli, sei d’accordo?

L’uomo contemporaneo che ha dichiarato la sua autosufficienza ha comunque altri “dei”, o per meglio dire, nuove illusioni: il potere, l’apparenza, la ricchezza, …

Una risposta ci viene fornita dallo scrittore russo Dostoevskij:

«L’uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l’uomo rifiuta Dio, si inginocchierà davanti a un idolo. Noi siamo tutti idolatri, non atei».

Le religioni, quindi, sono la testimonianza più alta della tensione dell’uomo verso l’Assoluto, ma è importante riuscire a far dialogare tra loro i credenti delle diverse tradizioni religiose.

Da qui l’importanza del dialogo interreligioso.

Fondamentale è un richiamo al Concilio Vaticano II e al documento Nostra aetate, nel quale la Chiesa sottolinea l’importanza del dialogo con le diverse religioni. Vediamo un breve video che spiega brevemente la dichiarazione conciliare. 

Un discorso interessante può essere la previsione fatto sulle religioni nel 2100. Commentiamo insieme questa gif.

Giochiamo al Kahoot!

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