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Persecuzioni ed oppressioni

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Dopo la lezione sul Natale, iniziamo la lezione sulle persecuzioni ed oppressioni, mostrando questo breve filmato.

Molte associazioni e molti governi, in questi ultimi tempi, hanno richiesto allo stato iraniano che si ponga fine alle persecuzioni ed esecuzioni capitali di uomini e donne sia per motivi ideologici sia per aver partecipato a proteste, richiedendo il rispetto della vita e della dignità di tutti gli esseri umani.
L’Iran è una teocrazia in cui l’Ayatollah è la massima autorità politica morale e religiosa. Fin dal 1983 viene imposto l’uso obbligatorio dell’hijab e oggi le donne manifestano non contro l’uso del velo, ma contro l’imposizione di quest’ultimo.
L’uccisione di Masha Amini, picchiata a morte per il reato di aver indossato scorrettamente il velo, ha suscitato una generale opposizione, nelle principali città iraniane, a cui il governo ha risposto con una repressione che ha causato centinaia di arresti e decine di morti. La politica illiberale e autoritaria del governo iraniano si rivolge contro chiunque, uomini e donne.

Iran e Cristianesimo


L’Iran è uno dei paesi al mondo in cui i cristiani sono ancora oggi perseguitati. Le donne che si convertono al cristianesimo sono considerate “sviate” e la poca protezione legale su cui possono contare le espone ad arresti con conseguenti abusi sessuali durante gli interrogatori, alla violenza domestica, alla separazione dai figli e dagli altri cristiani.
Gli uomini convertiti al cristianesimo sono rei di una scelta consapevole e, non essendo considerati “sviati” come le donne, vengono arrestati, processati e condannati a lunghe detenzioni durante le quali subiscono abusi fisici e morali, la perdita del lavoro e i conseguenti problemi familiari di ordine economico e relazionale.
Questi sono solo alcuni esempi delle persecuzioni che affliggono il mondo contemporaneo e che da sempre rispondono alla stessa logica di dominio che esclude ogni rispetto per la dignità e la libertà dell’uomo.
Abbiamo collegato, evidentemente, a quanto sommariamente descritto, come tappa della storia della Chiesa le persecuzioni dei cristiani.

Prima di passare alla tappa della storia della Chiesa sulle persecuzioni dei cristiani, possiamo lasciare del tempo ai ragazzi per condividere le loro riflessioni.

La tappa della Storia della Chiesa

Nella Roma antica, il termine persecuzione era riferito alla lotta del governo romano pagano contro il cristianesimo.

I Romani erano preoccupati del successo della predicazione degli Apostoli che faceva aumentare il numero dei seguaci di Cristo. La nuova religione si basava su concezioni molto lontane dalla tradizione politica e culturale della società romana.

Il Cristianesimo era una religione universale, non poneva distinzione di sesso, di etnia e di appartenenza allo strato sociale, dava maggior risalto alla vita dopo la morte rispetto a quella terrena e credeva nella fratellanza umana e nell’uguaglianza sociale; al contrario, la società romana – pagana, politeista – era divisa in classi sociali con forti disuguaglianze.

I sudditi romani erano obbligati a compiere il culto per l’Imperatore, considerato Dio in terra, e i sacrifici agli dèi, mentre i cristiani, credevano nel Dio annunciato da Gesù Cristo e, di conseguenza, non ammettevano forme di culto verso altre divinità.

I valori che animavano la comunità cristiana e la società romana erano completamente diversi, perciò, la nuova religione risultava una minaccia per la stabilità dell’impero.

Le persecuzioni scaturirono da motivazioni non solo di natura religiosa, ma anche di natura politica.

I cristiani erano considerati ribelli e nemici dell’Impero perché predicavano l’uguaglianza e la pace tra gli uomini, pertanto non volevano prestare il servizio militare.

Oltre, quindi, all’accusa di ateismo perché non credevano negli dei e nella divinità dell’imperatore, i cristiani erano accusati di cannibalismo, perché il rito eucaristico affermava che ci si cibava del corpo e si beveva il sangue di Cristo e di incesto perché usavano chiamarsi tra loro fratello e sorella, creando l’equivoca idea di un matrimonio tra consanguinei.

Persecuzioni e Imperatori

Le persecuzioni si sono registrate in tre diversi periodi: sotto Nerone, Traiano e Decio-Valeriano-Diocleziano.

La prima persecuzione, di Nerone, testimoniata anche da Tacito, scoppiò nel 64 quando i cristiani furono accusati di avere appiccato l’incendio che a Roma distrusse gran parte della città. Secondo la tradizione, in questa persecuzione furono uccisi gli apostoli Pietro e Paolo.

Con l’Imperatore Diocleziano si è registrata la fase più cruenta, in tutto l’impero, i cristiani erano processati e condannati a morti orribili nelle arene e nei circhi delle città.

Nonostante queste atrocità, la diffusione del Cristianesimo non si arrestò, a tal riguardo mostriamo questo breve video.

Ancora oggi le persecuzioni sono una triste realtà, Papa Francesco ha dichiarato che ci sono più martiri oggi che nei primi tempi della Chiesa. 

Riepilogo per il Kahoot!

Riepiloghiamo i punti più importanti della lezione prima di passare al Kahoot!

Già nel I sec. il Cristianesimo arrivò a Roma grazie anche alla predicazione degli Apostoli Pietro e Paolo.

La società romana era politeista e divisa in classi sociali, a differenza del Cristianesimo che credeva nel Dio annunciato da Cristo e nella fratellanza umana.

I romani offrivano il culto all’Imperatore e prestavano il servizio militare, i Cristiani lo rifiutavano per il principio della non violenza e ammettevano l’unico culto a Dio.

Nonostante le persecuzioni, registraste in tre diversi periodi, il Cristianesimo continuò a diffondersi nell’Impero.     

Ora i ragazzi possono giocare al Kahoot!

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