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Religioni naturali e rivelate. Politeiste e monoteiste.

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Da dove derivi il termine religione è una questione ancora molto dibattuta (vedi il post dello scorso anno), tuttavia nelle definizioni di tutti i concetti di religione ricorrono degli aspetti fondamentali:

  • una dimensione sacrale
  • credere nell’interscambio con questa dimensione
  • le ritualità che assicurano un rapporto solido con la dimensione sacrale.

Il termine religione indica il legame dell’intero universo e, in modo particolare, dell’essere umano con il sacro e, nel caso, con la divinità.

Classificazione delle religioni

Le religioni naturali sono quelle in cui manca la rivelazione, infatti è l’uomo a collegare le divinità alle forze della natura. L’uomo non sa dare una spiegazione ai fenomeni naturali che lo circondano e associa a questi una divinità o una realtà superiore a lui.

Nelle religioni rivelate l’iniziativa è di Dio che sceglie un intermediario per rivelarsi e manifestarsi agli uomini. Le religioni rivelate sono l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam.

Le religioni politeiste sono la forma di religione delle società in cui si andavano differenziando i compiti all’interno della vita sociale. In queste realtà, pertanto, esistevano tante divinità quanti erano i compiti assegnati. Queste divinità presentavano caratteri antropomorfi o zoomorfi, erano considerate immortali e intervenivano nelle vicende umane.

Le religioni monoteiste sono l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam, queste non ammettono l’esistenza di altre divinità. Il Dio monoteista esige un’assoluta fede in Lui. Il patriarca Abramo ha un ruolo fondamentale di intermediazione tra Dio e gli uomini; infatti le tre religioni sono anche dette abramitiche. Gli altri intermediari sono Mosè per l’Ebrei, Gesù per il Cristianesimo e Muhammad per l’Islam. 

Possiamo mostrare un breve filmato esplicativo.

I ragazzi possono verificare quanto compreso attraverso il Kahoot!

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4 Commenti

  1. Questo video secondo me é molto significativo perché ci insegna l’amore nostro ed degli altri soprattutto quello dei nostri più cari quando pensiamo che loro sono superiori

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