Cyberbullismo, body shaming/2

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Potremmo proporre ai ragazzi di mostrare “Roberto”, un cortometraggio sul body shaming, reperibile su Raiplay.

https://www.raiplay.it/video/2022/10/roberto-93588fe4-f141-4dd9-8f02-cd455cf7eefa.html

Protagonista di questo corto è Roberto, un bambino appassionato di disegno e innamorato della bambina che gli abita nel palazzo di fronte.

Dopo alcuni anni la bambina, diventata ormai una donna, si sente inadeguata e insicura per il suo aspetto fisico. Roberto è diventato un pittore ed è ancora innamorato di lei. Attraverso il filo da bucato il giovane comunica con la ragazza per convincerla ad affrontare le proprie insicurezze.

Informazioni sul fenomeno

Di seguito inseriamo alcune informazioni tratte dal sito Sinapsi, il Centro di Ateneo per tutti gli studenti che si sentono esclusi dalla vita universitaria a causa di disabilità o difficoltà temporanee dell’Università di Napoli Federico II. L’articolo completo si può leggere qui.

Il “body shaming” è una forma di bullismo verbale che colpisce l’aspetto fisico delle persone, consiste nel fare commenti ed esprimere giudizi negativi sulle persone, soprattutto attraverso il web ed i social network. È comunque considerato body shaming, qualsiasi tipo di commento, o insulto detto con lo scopo di fare provare vergogna per il proprio corpo a qualcuno e che ha delle conseguenze negative su di esso. Spesso viene praticato in maniera velata, cosa che rende difficile individuare la violenza vera e propria.

I corpi perfetti che tutti i social ci mostrano, nella società odierna, sono diventati ideali corporei da rispecchiare.  Soprattutto gli adolescenti sono spinti ad adeguarsi a quei canoni di bellezza che molto spesso sono irraggiungibili.

Ecco che assistiamo a questo fenomeno che sottolinea i difetti fisici per giungere alla derisione, così se la forma fisica è abbondante o si soffre di disturbi alimentari, se i tratti del viso sono marcati, se la peluria corporea è accentuata, se il modo di vestirsi non è alla moda, se la presenza di tatuaggi, piercing o di malattie può essere considerata antiestetica, si può trovare in uno di questi (e tanti altri) un motivo per denigrare chiunque soffra di un disturbo. 

Rischi

Il body shaming provoca sentimenti di colpa e/o vergogna che minano l’autostima della persona. Ne deriva, quindi, che accettare e amare il proprio corpo nella società attuale risulta essere difficile. 
Le conseguenze del body shaming possono essere molto gravi: oltre alla vergogna per il proprio corpo, si possono avere effetti negativi sull’umore, un aumento di ansia e insicurezza, isolamento e/o l’assunzione di comportamenti dannosi (come esercizio fisico eccessivo o restrizioni alimentari, fino a giungere all’ortoressia) allo scopo di cambiare aspetto, la depressione e in casi estremi il suicidio
Le dinamiche innescate dal body shaming, conducono a problematiche ancora più gravi soprattutto tra le/gli adolescenti che sono facilmente influenzabili ed hanno bisogno di conferme circa la loro forma fisica per sentirsi accettate/i e desiderabili. 
L’immagine corporea è il prodotto di esperienze passate, della propria personalità,  degli stereotipi sociali e culturali ed è strettamente legata alla dimensione emotiva. Inoltre, l’immagine corporea è influenzata dalle esperienze interpersonali, infatti il giudizio della famiglia di origine e dei pari contribuisce a determinare i modelli corporei con cui ci si confronta. È attraverso l’interazione con gli altri che si creano gli standard culturali a cui ci si riferisce per valutare il proprio aspetto estetico.  

Possibili soluzioni

Il web contribuisce alla diffusione del fenomeno, ma al contempo permette, soprattutto a personaggi famosi vittime di questi attacchi, come Lady Gaga, Rihanna, Anne Hathaway, di far sentire la propria voce e di fungere da modelli per un maggiore rispetto e consapevolezza del valore del corpo, proprio e altrui. 
Soltanto con un lavoro su se stessi, sull’autostima, creando rapporti interpersonali sinceri, combattendo il giudizio negativo degli altri e con la rinuncia ad aderire ai criteri di bellezza decisi da altri si può superare il dolore di “provare vergogna” per il proprio corpo.  
É solo accettando se stessi e imparando ad amare il proprio corpo con le proprie imperfezioni, che sarà possibile mostrare rispetto per la diversità e per le particolarità di ognuno.   

Bella così

”Bella così” è la canzone di Chadia Rodriguez Federica Carta contro il cyberbullismo e il body shaming,

Si tratta di un inno alla libertà di essere se stessi e di accettare il proprio corpo. Le imperfezioni possono rendere particolari, diversi da tutti gli altri e anche originali.

Questa canzone è stata scritta con la consapevolezza che il body shaming è una triste realtà.

Un’inutile challenge

L’ultima proposta è la sfida vergognosa lanciata sul social TikTok.

TikTok ha dichiarato il suo impegno per rendere il social un luogo accogliente e sicuro, assicurando la pronta rimozione di qualsiasi contributo che possa promuovere qualsiasi forma di bullismo e violenza.

Questa è stata una challenge terribile che ha minato la salute psico-fisica non solo di chi è rimasto vittima dei bulli, ma anche di chi potrebbe restare vittima.

Giocare con i pregiudizi e disprezzare un essere umano per la sua forma fisica è assai rischioso, infatti si può indurre la vittima ad un isolamento sociale, alla depressione, ad andare incontro a disturbi alimentari fino ad arrivare ad un tragico epilogo.

A questo punto potremmo sollecitare una conversazione tra i ragazzi, lasciarli confrontare su un tema a loro molto vicino.

Potremmo, in alternativa, proporre la seguente attività: Devi organizzare un convegno dal titolo “Lotta al Cyberbullismo e al Body shaming” devi scegliere alcuni relatori (puoi scegliere anche nomi di personaggi famosi), decidi quali video e/o canzoni mostreresti e/o faresti ascoltare e scrivi la tua introduzione al convegno dove presenterai le motivazioni che ti hanno spinto ad organizzarlo.

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