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Il senso d’identità, educare alla mondialità

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Al termine della visione del film La classe, abbiamo deciso di soffermarci – per due lezioni – su uno dei temi che emerge fino a diventare centrale nella storia: la questione dell’identità.

In fondo abbiamo inserito un’altra attività utile per l’Educazione civica.

Dopo aver richiamato gli episodi legati a questo tema (ad esempio quando i ragazzi invitano il prof a usare nomi diversi quali “di bianchi, ricchi” nelle frasi che scrive alla lavagna, oppure durante la lettura degli autoritratti che i ragazzi hanno realizzato a casa o, ancora, durante le dichiarazioni individuali fatte alla classe) passiamo a parlare del concetto di identità che oggi acquista un nuovo significato in base agli attuali scenari generati dalla globalizzazione e dai flussi di migrazione.

Essere cittadini di un Paese, oltre allo status legale, prevede il riconoscimento di diritti civili, politici e sociali. La cittadinanza ha acquisito una valenza anche politica e sociologica, che include nuovi problemi a livello nazionale e nelle relazioni internazionali. I problemi sono legati alla globalizzazione e interessano tutta una serie di situazioni quali le rivendicazioni etniche, gli squilibri ambientali, la distanza tra l’eccessiva ricchezza di alcuni Paesi e la povertà di altri.

Identità e multiculturalismo

Strettamente connesso a quello di cittadinanza, il concetto di identità è oggetto anch’esso di una profonda rielaborazione alla luce dei nuovi fenomeni globali. Tra questi, il crescente multiculturalismo delle società contemporanee e le diseguaglianze globali, che generano ingenti flussi migratori dalle parti meno sviluppate del pianeta verso le ricche regioni occidentali, sollevano problemi di natura non solo giuridico-legale, ma anche di natura sociale e culturale.

La società globalizzata appare oggi complessa e multiforme.

Il multiculturalismo implica la confluenza di culture e tradizioni differenti all’interno della società, che fanno scaturire identità ibride e rendono complesso il senso di appartenenza, ma – di contro – inducono anche a esacerbare quei sentimenti nazionalistici e di appartenenza al Paese. In ogni modo non si può parlare di identità senza considerare la realtà sociale.

Identità personale e sociale

L’identità ha una dimensione personale collegata alle qualità che caratterizzano in modo esclusivo una persona, il modo in cui un individuo considera e costruisce sé stesso, e ha una dimensione sociale che è connessa a quelle peculiarità che ogni individuo acquista all’interno di una realtà complessa e organizzata.

L’identità è in costante formazione in seguito a continue situazioni.

Relativamente al concetto di identità, un soggetto si identifica con il sentire di altri sviluppando il senso di appartenenza a un gruppo, mentre attraverso l’individuazione si distingue dagli altri per la sua originalità. Questo ci fa comprendere come in realtà ognuno possiede più identità che possono variare in base al contesto e al ruolo che socialmente si deve assumere. Ogni individuo ha un’identità multipla, ciascuna priva di una precisa delimitazione, basti pensare a come ognuno si comporta e si relazione nelle diverse situazioni quotidiane.

Cittadinanza e identità

Se in passato il rapporto tra cittadinanza e identità è sempre stato diretto, laddove un soggetto per senso di appartenenza si riconosce nei valori nelle tradizioni del suo paese, nell’attuale società quel rapporto può mancare, un individuo non necessariamente deve riconoscersi nella storia di quel paese, anzi l’odierna società permette di sperimentare identità multiple.

S’incontra tanta gente, proveniente da ogni parte del mondo, e se non nasce la curiosità di conoscere prima sé stessi e poi l’altro che ci sta davanti, si finisce – per paura, diffidenza e ignoranza – per scontrarsi. Ignorare l’enorme ricchezza dell’altro e del suo valore come persona è un danno inestimabile.

Quale può essere il ruolo della scuola in questo contesto? Di sicuro il cittadino di domani deve essere educato alla cittadinanza globale, deve imparare ad acquisire atteggiamenti rispettosi verso tutti, aperto alla mondialità. La promozione della cittadinanza globale è diventata un obiettivo nei sistemi educativi di diversi Paesi, tema rintracciabile all’interno degli obiettivi dell’Agenda 2030. In Italia la cittadinanza globale è rintracciabile in varia misura all’interno delle discipline geo-storiche, anche se le abilità e i valori si ritrovano trasversalmente in tutti i curricoli scolastici. Allo stato attuale, manca un progetto organico, in grado di individuare le competenze da sviluppare per una cittadinanza globale che garantisca una partecipazione attiva e responsabile nell’attuale società multiculturale, multietnica, multireligiosa, ….

Attività 1/2

L’obiettivo di queste due lezioni è quello di realizzare un’attività dedicata al tema della cittadinanza e dell’identità, indagando dapprima l’appartenenza a diverse comunità (nazionale, europea e globale) e cercando di comprenderne il significato mediante una sorta di questionario, successivamente vorremo collaborare allo sviluppo di un’identità più consapevole, aperta al confronto e alla convivenza con l’altro.

Abbiamo preparato una serie di domande che porremo ai ragazzi, ciascuno penserà la propria risposta e, di volta in volta, all’interno di una conversazione guidata, condurremo i ragazzi alla comprensione di ciò che è il senso d’appartenenza. Questionario

Aggiungiamo il questionario in formato pdf.

Attività utile per Educazione civica

Nella seconda lezione abbiamo deciso di riprendere il tema della cittadinanza globale mediante l’approccio teatrale.

Ricorrere al laboratorio teatrale è uno strumento efficace nell’insegnamento, perché favorisce l’acquisizione dei contenuti in quanto ogni studente elabora l’argomento in modo diverso a seconda di ciò che è riuscito ad apprendere e aumenta la motivazione negli studenti.

Dare l’opportunità di scrivere storie significa dare ai ragazzi, della secondaria di primo grado e del biennio della secondaria di secondo grado, la possibilità di raccontarsi e di dare molteplici forme al mondo, condividendone la conoscenza e i valori; perché raccontare è un modo per apprendere insieme.

Inoltre, la drammatizzazione è una metodologia che è accolta dai ragazzi sempre con entusiasmo; didatticamente proporre attività di tipo laboratoriale è soddisfacente poiché risponde alle molte esigenze dei soggetti in formazione.

Suddivideremo la classe in 4 gruppi, assegneremo a ciascun gruppo una delle storie riportate qui sotto (ogni membro del gruppo potrà leggere contemporaneamente mediante l’uso del cellulare).

Ogni gruppo lavorerà alla stesura di una breve pièce che avrà come soggetto la storia che il docente ha affidato loro.

Le storie sono state adattate, ma le versioni originali si trovano all’interno del libro di Ornella Urpis, Le tante vite. Racconti di migrazioni nel tempo, consultabile al sito dell’Università degli studi di Trieste

L’attività può essere valutata per l’Educazione civica nel nucleo tematico: Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà.

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2 Commenti

  1. molto interessante. Per quale classe potrebbe esser consigliato questo argomento? va bene per una quinta ??

    1. quinta primaria o quinta secondaria? Nel secondo caso, sarebbe interessante approfondire il discorso con ricerche ulteriori. Nel primo caso, probabilmente, andrebbe molto alleggerito tutto il discorso e la spiegazione, ma non so se sarebbero in grado di comprendere completamente la tematica

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